Il consigliere Singetta soddisfatto per "l’approvazione di due emendamenti al disegno di legge 73/2013 e per l’impegno del Presidente a provvedere in assestamento al terzo”
“L’approvazione, avvenuta nel corso del Consiglio regionale del 9 aprile scorso, degli emendamenti al disegno di legge 73/2013 che ho presentato riguardanti, l’uno le norme per l’assegnazione e la locazione degli alloggi Ater, l’altro la cessione da parte delle Comunità montane degli immobili realizzati con decreto ministeriale n. 5246, ai Comuni su cui insistono, rappresentano un importante segnale ai cittadini della volontà di dare una risposta concreta ai problemi che sono costretti ad affrontare quotidianamente. Il terzo emendamento che prevedeva l’estensione dell’esenzione dal pagamento del bollo a disabili e titolari di indennità, pur non essendo stato approvato, è stato recepito dal Presidente, il quale si è impegnato a provvedere in sede di assestamento”. E’ quanto dichiarato dal consigliere regionale, Alessandro Singetta, che ha continuato affermando che” viviamo un momento storico, politico e sociale molto complesso e difficile, nel corso del quale è nostro dovere cercare di colmare quanto più possibile la distanza che si è creata tra i cittadini e le istituzioni, con i mezzi che il ruolo che ricopriamo ci mette a disposizione. I segnali del disagio e delle difficoltà enormi che una fetta sempre più larga della popolazione è costretta ad affrontare sono evidenti, non possiamo lasciare inascoltate le richieste di sostegno che ci arrivano ogni giorno anche attraverso gesti estremi e dobbiamo impegnarci nel tentativo di risolvere le situazioni più gravi”.<br /><br />“ L’emendamento ad integrazione del comma 3 articolo 19 della Legge regionale 18 dicembre 2007, n. 24 – ha spiegato il consigliere – estende, quando sussistono le stesse condizioni, la possibilità di rimanere in quell'immobile ai conviventi da almeno due anni che abbiano gli stessi requisiti reddituali dell’assegnatario che si trasferisca altrove per propria volontà. L’emendamento che prevede la cessione di immobili realizzati con i fondi stanziati con decreto ministeriale n. 5246, ai Comuni su cui insistono, pone termine dopo oltre trent’anni ad una situazione provvisoria iniziata nel dicembre del 1972, quando gli immobili furono assegnati a titolo provvisorio, in attesa della ‘definitiva assegnazione in proprietà’ ai naturali e legittimi destinatari delle abitazioni medesime. Dopo la cessione degli immobili ai comuni, gli assegnatari degli stessi potranno rivolgersi all’amministrazione comunale che potrà provvedere alla loro assegnazione definitiva”.<br /><br />“Gli emendamenti approvati e quello per il quale si è impegnato il presidente De Filippo – ha concluso Singetta – rappresentano un primo passo per cercare di ridurre le situazioni di disagio economico e sociale che le fasce più deboli avvertono, soprattutto, in questo periodo di crisi a livello regionale e nazionale”.<br />