Le dichiarazioni di Legambiente apparse sulla stampa di Basilicata – sostiene in una nota Claudio Borneo, sindaco di San Chirico Raparo – "saggiano la mia stabilità affettiva".
"Difatti – prosegue – da un lato sono contento, fiero e orgoglioso che presidi di legalità e giustizia, come Legambiente, abbiano esposto in modo puntuale perplessità sul modus operandi dell’attuale Governance dell’Ente Parco dell’Appennino Lucano; dall’altro lato umiliano me e un intero territorio sofferente.
Ieri, alle ore 18.02, ho letto una notizia dal sito istituzionale della Regione Basilicata dove i vertici dell’Ente decantavano lezioni di tecnica amministrativa e chiosavano con il termine 'speculatori' quanti la pensano in modo opposto e contrario.
Mi domando se debbo elaborare questa affermazione in senso positivo o negativo.
Speculare infatti può avere due significati: luogo dal quale si osserva (attento osservatore) oppure tentare “imprese commerciali” (attento ad altro… oserei dire).
Tranquillizzo i vertici (e sono certo ne saranno felici) sento di appartenere alla prima categoria e non mi stancherò mai di essere uomo “sociale” chiamato a partecipare alla vita della mia Comunità.
Per delicatezza e rispetto delle Istituzioni non cadrò nella trappola di cercare gli appartenenti alla seconda categoria. Certo mi domando cosa possa pensare la gente della Lucania e in particolar modo i giovani della Val D’Agri dopo un attenta lettura di quanto pare sia accaduto all’Ente Parco dell’Appenino Lucano.
Forse chi può (per grado di competenza e responsabilità) dovrebbe speculare come me: osservare ciò che avviene sul territorio e difenderlo a denti stretti.
Una cosa è certa: questa terra non appartiene a Borneo come non appartiene a nessun Presidente, Consigliere o Sindaco (siamo tutti rappresentanti pro-tempore).
Questa terra appartiene a tutti noi.
L’invito che faccio a me prima che agli altri – conclude Borneo – è quello di tenere sempre vivida la regola del rispetto per i luoghi, le culture e delle genti dei nostri paesi e se possibile utilizzare uno di quei vecchi e saggi consigli che insegnano le madri ai propri figli: quando si sbaglia si abbia almeno la compiacenza di chiedere scusa".
Bas 05