Sicurezza scuole, Napoli: gravi i deficit della Basilicata

Il Vice presidente del Consiglio regionale interviene facendo riferimento alle risultanze del XVI Rapporto sulla Sicurezza delle Scuole pubblicato ieri a Roma da Cittadinanzattiva

&ldquo;Bench&egrave; dei 588 edifici scolastici monitorati ben 525, vale a dire quattro scuole su cinque, insistono su aree comunali classificate ad elevato rischio sismico, solo per il 32 per cento delle scuole lucane &egrave; stata effettuata la verifica di vulnerabilit&agrave; sismica e solo sul 18 per cento degli istituti scolastici della nostra regione sono stati effettuati interventi di miglioramento e/o adeguamento sismico&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; quanto dichiara il consigliere regionale, Michele Napoli, sulla base delle risultanze del XVI Rapporto sulla Sicurezza delle Scuole pubblicato ieri a Roma da Cittadinanzattiva.<br /><br />&ldquo;E&rsquo; un quadro davvero sconfortante – sottolinea Napoli – quello che emerge dall&rsquo;indagine di Cittadinanzattiva con riguardo all&rsquo;adempimento nella nostra regione delle norme e delle certificazioni richieste dalla legge, dal momento che, ad esempio, il decreto legge n.8 del 2017 prevedeva l&rsquo;obbligo della verifica di vulnerabilit&agrave; sismica di ogni immobile adibito ad uso scolastico entro il 31 agosto 2018, termine che &egrave; stato spostato al 31 dicembre di quest&rsquo;anno dal decreto Mille proroghe&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Se si aggiunge – continua il Vice presidente del Consiglio regionale – che nessun Comune o Provincia lucana ha richiesto indagini diagnostiche di solai e controsoffitte delle scuole, un accertamento previsto dalle disposizioni sulla &lsquo;Buona Scuola&rsquo;, e che solo il 44 per cento degli edifici scolastici regionali &egrave; in possesso del certificato di prevenzione incendi, emerge, in modo chiaro, la necessit&agrave; di uno sforzo comune teso a rendere le nostre scuole sicure e funzionali al miglior esercizio del diritto allo studio&rdquo;.<br /><br />&ldquo;I deficit della nostra Regione in tema di messa in sicurezza e adeguamento antisismico dell&rsquo;edilizia scolastica – ha concluso Napoli – sono la manifestazione tangibile dell&rsquo;incapacit&agrave; politica dell&rsquo;attuale Governo regionale di programmare investimenti atti a migliorare la qualit&agrave; dei servizi in favore dei cittadini perch&eacute;, se &egrave; vero che non &egrave; possibile sapere dove e quando avverr&agrave; il prossimo terremoto, &egrave; doveroso non farsi trovare impreparati e ridurre al minimo gli effetti degli eventi sismici&quot;.<br />

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