Si è svolta questa mattina, nella sala “Inguscio” della Regione Basilicata, la riunione del Comitato Regionale di Coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, convocata dall’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico. Hanno partecipato gli assessori regionali competenti e i rappresentanti delle aziende sanitarie territoriali, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, di ARPA, INAIL, INPS, UPI, ANCI Basilicata, dei vigili del fuoco, oltre alle organizzazioni sindacali, alle associazioni datoriali e alle principali rappresentanze istituzionali e produttive del territorio, confermando l’ampia partecipazione del tavolo. Presente tra gli altri, il direttore generale per la Salute e le Politiche della Persona, Domenico Tripaldi. A margine dell’incontro Latronico ha richiamato il valore strategico del Comitato, definendolo «il motore del sistema regionale di prevenzione, il luogo dove si orientano le priorità territoriali e si integrano le politiche pubbliche. La sicurezza sul lavoro – ha affermato – non è solo un obbligo normativo, ma un investimento sociale, economico e culturale. Ogni infortunio evitato dimostra che il sistema funziona e che la persona è posta al centro delle politiche regionali». L’assessore ha evidenziato come il Comitato costituisca il tavolo di governo della sicurezza, dove istituzioni, parti sociali e imprese definiscono strategie e priorità comuni. In questo quadro, un ruolo determinante è svolto dall’Ufficio Operativo, incaricato di tradurre gli indirizzi in attività concrete, coordinare gli enti coinvolti, programmare le attività di vigilanza, formazione e monitorare l’attuazione degli interventi.
Nel corso della riunione sono stati esaminati il bilancio delle attività ispettive dell’ultimo anno, con attenzione ai settori a maggior rischio, le priorità operative per il 2025, con focus su edilizia, agroalimentare e logistica, i dati su infortuni e malattie professionali, utili alla definizione di interventi basati sull’evidenza, le azioni formative da rafforzare, per promuovere una formazione continua e qualificata e le proposte di campagne e piani mirati di prevenzione. È stata inoltre condivisa l’esigenza di consolidare la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, ampliando il coinvolgimento di imprese, sistema educativo e parti sociali, e di rafforzare la rete territoriale della prevenzione.