I consiglieri Rosa, Pici e Venezia chiedono lumi al presidente De Filippo e all’assessore Mancusi sul ‘caso Pertusillo” e invitano il presidente Folino a portare in Consiglio la questione
“Corsi e ricorsi storici per la sicurezza ambientale in Basilicata. Da inizio legislatura abbiamo seguito tante volte la questione ambiente in Val d’Agri, ma le ultime notizie apprese dimostrano che la politica regionale continua ad essere assente sul tema e ad ingannare la gente”. E’ quanto dichiarano i consiglieri regionali del Pdl, Gianni Rosa, Mariano Pici e Mario Venenzia i quali sottolineano che “in data 31 maggio 2010 abbiamo presentato un’interrogazione sulla macchia anomala nelle acque del Pertusillo con relativa moria di pesci. La risposta fu ‘l'attività di monitoraggio, da parte dell’Agenzia (Arpab), continuerà al fine di avere a disposizione una maggiore quantità di dati per poter seguire nel tempo il fenomeno della fioritura algale, e relativi effetti, e di evidenziare, eventualmente, se questo fenomeno scaturisce da fenomeni antropici’”. “In concreto – affermano i consiglieri dell’opposizione – tante parole ma nessuna spiegazione, passano i giorni, le settimane ed i mesi e nessuno ci dice più nulla”. “In sequenza – proseguono i consiglieri – la Giunta regionale con la delibera n. 2013 del 30/11/2010 finanzia all’Arpab il progetto di ‘valutazione dello stato ecologico del lago del Pertusillo’ con una spesa complessiva di euro 450.000, da attuare in dodici mesi. Ma al contempo le morie continuano. Arriva l’ennesima interrogazione nel maggio 2011 con la quale si chiedeva espressamente che l’Arpab una buona volta ci spiegasse le cause di detti fenomeni ed i necessari provvedimenti posti in essere, oltre ad esser informati sulla stato dell’arte dello specifico progetto finanziato. Nessuna risposta da parte della ‘sigillata’ Arpab, nessun cenno da parte dell’assessore Agatino Mancusi e indifferenza totale di Vito De Filippo. Si continua l’azione, sempre con la speranza di capire cosa succede, e con una nuova interrogazione protocollata l’8 agosto 2011, dopo che la Giunta regionale di Basilicata ha rilasciato con la delibera n. 313 l’A.I.A (Autorizzazione Integrale Ambientale) al Centro Olio di Viggiano, gestito dalla società Eni Spa, e a seguito della notizia che l’Arpab aveva accertato il superamento delle concentrazioni ammesse nelle acque di falda per alcuni composti (manganese, solfati, toulene e benzene), in parole semplici un inquinamento in atto. Inoltre con la stessa nota si chiedeva al Presidente Folino di portare in Consiglio regionale la questione al fine di essere edotti su quanto accaduto”.
A parere degli esponenti del Pdl “l’attività politica posta in essere dimostra che anche quando l’assessore Mancusi risponde (interrogazione n. 150 del 2010 monitoraggio ambientale Cento Oli) le sue affermazioni sono solo formali e generiche ‘la società in questione effettua misurazioni in continuo delle concentrazioni degli inquinanti emessi dai termocombustori dell’impianto di desolforazione presenti nel Centro Olio. I risultati sono trasmessi dalla società ENI S.p.A. con periodicità mensile, alla Regione Basilicata – Ufficio Compatibilità Ambientale, alla Provincia di Potenza e all’A.R.P.A.B’”.
“In questi giorni – sottolineano Rosa, Pici e Venezia – scoppia di nuovo il caso ‘Pertusillo’ grazie all’iniziativa di alcune associazioni ambientaliste che hanno presentato un esposto all’autorità giudiziaria, al Presidente della Giunta regionale di Basilicata, contro Acquedotto Lucano Spa, a seguito dei risultati delle analisi effettuate su campioni d'acqua prelevati dall'invaso”. “Ora – si domandano i consiglieri – chiediamo al presidente De Filippo di continuare a far finta che tutto vada bene o l’assessore all’ambiente è distratto da altre faccende con il pensiero rivolto al Tevere e non al Pertusillo. Oppure – continuano – sono dettagli insignificanti e cose di poco conto da non meritare neanche un secondo l’attenzione della Giunta?”. “Del resto – concludono i consiglieri del Pdl – dopo la riunione del gruppo Pd in Regione, c’è da costruire la nuova Giunta regionale e pianificare i nuovi danni per i lucani. Sul risvolto legale della faccenda non entriamo, ma su quello politico il nostro giudizio è altamente negativo. Quindi invitiamo nuovamente il presidente Folino a portare in Consiglio la questione affinché Mancusi e De Filippo ci dicano cosa succede. Inoltre, sulle risposte mancate alle interrogazioni che evidenziano la gravità dei fatti nella totale indifferenza della maggioranza e del Governo regionale, esigiamo sempre dal presidente Folino che si tolga ‘l’abito di gala’ e pretenda per nostro conto immediatamente risposte comprensibili”.