“Senza filtri”, l’Atlante dell’infanzia a rischio

Save the Children ha diffuso i dati della XVI edizione dell’indagine sull’infanzia a rischio in Italia: in Basilicata il 43,9% degli adolescenti legge libri al di fuori di quelli scolastici, il 24% non fa alcun tipo di attività fisica, il 32,3% è andato a teatro e il 36,7% a un concerto

A pochi giorni dalla Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che si celebra il 20 novembre per commemorare l’adozione, avvenuta nel 1989, della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, Save the Children ha diffuso i dati della XVI edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia, dal titolo “Senza filtri”.

Secondo questa indagine in Basilicata il 43,9% degli adolescenti legge libri al di fuori di quelli scolastici (la media italiana è del 53,8%), il 48,2% ha visitato mostre o musei (contro la media nazionale del 50,1%), il 44,7% siti archeologici (contro la media nazionale del 40,2%). Solo il 32,3% è andato a teatro e il 36,7% a un concerto, rispetto al 33,2% e al 33,3% del dato nazionale. Il 24% non fa alcun tipo di attività fisica (dato più alto rispetto alla media nazionale del 18,1%).

Il tasso di dispersione implicita alla fine delle superiori in Basilicata è del 10,5% rispetto al dato nazionale dell’8,7%, quello degli ‘early school leavers (18-24enni che hanno abbandonato la scuola o la formazione professionale) è del 9,1% rispetto al dato nazionale del 9,8%, “Ma le differenze non sono solo territoriali o socioeconomiche. Nell’anno scolastico 2023-24 gli alunni che frequentano le scuole italiane secondaria di secondo grado di origine straniera sono l’8,6% a livello nazionale, pari al 4,2% in Basilicata, e la presenza di studenti con cittadinanza non italiana si fa ancor più rarefatta se osserviamo i diplomati negli indirizzi di Liceo, dove lo è soltanto il 4,1%, l’1,8% in Basilicata”. Dall’analisi dell’Atlante, emerge inoltre che gli adolescenti (13-19enni) in Basilicata sono il 6,4% della popolazione (rispetto alla media nazionale del 6,86%) e le famiglie con adolescenti che hanno un solo figlio sono il 26,9% contro il 27,5% nazionale.

“In Italia – spiega Save The Children – nel 2023 gli accessi di 0-17enni in Pronto Soccorso categorizzati come ‘accessi per disturbi mentali’ sono stati 64.319, in aumento rispetto al calo registrato durante il Covid, ma in linea con i dati pre-pandemia”. Secondo diversi esperti, si tratta di dati sottostimati, dai quali emerge comunque un aumento degli accessi delle ragazze e di quelli con maggiore gravità e urgenza. Eppure, tra il 2019 e il 2023, i posti letto disponibili in Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Npia) sono rimasti poco più di 400, con ampi divari sia tra le regioni che tra la città, e il conseguente rischio che i ragazzi siano ricoverati in strutture non appropriate o in reparti per adulti. “In Basilicata i posti letto disponibili sono sei”, mentre per il sistema di presa in carico “post ricovero” degli adolescenti nei centri diurni c’è una struttura residenziale disponibile, per un totale di quattro posti.

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