"Nel corso dell’incontro del 14 Gennaio scorso con l’Assessore Regionale ai Trasporti Carmine CASTELGRANDE e gli uffici del Dipartimento Trasporti, abbiamo appreso che la Regione con l’inizio del nuovo anno, ha provveduto a liquidare alle Province di Potenza e Matera il corrispettivo di 34 ML di Euro dovuto alle Aziende a saldo dell’anno2018" – dichiara in un comunicato la Segreteria Regionale della FIT-CISL di Basilicata.
"Si auspica – prosegue il comunicato – che non possano esserci pretestuose scusante, affinché si eroghino ai lavoratori le mensilità maturate e non pagate, che per alcuni casi di Aziende e Società sono arrivate addirittura a tre.
A riguardo, è doveroso precisare che in un recente passato abbiamo assistito alla medesima situazione, vale a dire, che se da un lato si affermava di aver trasferito il dovuto alle Aziende e Società che attualmente svolgono i servizi, i lavoratori, anche in questo caso c’è da sperare non rimangano senza ricevere nessuna delle mensilità arretrate, ragione questa, che ci ha imposto la conferma dello sciopero regionale del 21 Gennaio p.v., che svolgeremo unitamente alla CGIL.
Troppe volte sul necessario pagamento delle spettanze maturate e non pagate ai lavoratori abbiamo sentito “che tutto va bene, oppure abbiamo fatto quello che ci competeva", però poi così non è stato – prosegue il comunicato -, c’è da sperare che questa volta alla parole seguano i fatti.
Nel corso della riunione è stata anche affrontata la questione legata alle tanto attese modifiche al Piano Regionale dei Trasporti, che purtroppo, annuncia l’Assessore, non sono andate nel verso dell’ipotesi che pure si era affacciata, vale a dire quella dell’unico bacino regionale e della gara unica. A riguardo, la FIT-CISL ha sostenuto tutta la contrarietà all’individuazione di tre bacini regionali, che peggiorerebbero l’attuale situazione di confusione organizzativa all’interno della quale i lavoratori sarebbero costretti a vivere, con mancati pagamenti, dumping contrattuale, inapplicazioni delle basilari regole richiamate nei CCNL di riferimento, senza dimenticare poi, che la gara unica all’interno dell’unico bacino regionale ottimale coglierebbe tutto quanto previsto in favore della bigliettazione unica regionale, che altrimenti rimarrebbe solo un mero auspicio.
La FIT CISL continuerà a sostenere, che rispetto all’ipotesi dell’unica gara e dell’unico bacino regionale siamo in presenza solo di futili pretesti, perché se da 9 bacini di traffico ottimali della proposta iniziale, poi si è passati a 5, poi a 3, non si comprende il perché non si possa arrivare ad un unico bacino ottimale dove svolgere i servizi urbani ed extraurbani oggi presenti sul territorio.
I lavoratori di questa regione – prosegue la Segreteria Regionale della FIT-CISL – hanno bisogno di un'unica azienda, che possa svolgere i richiamati servizi in sinergia con gli altri vettori presenti sul territorio, ha bisogno della certezza che a tutti i 1.000 Autoferrotranvieri venga applicato il medesimo contratto, il medesimo Stato Giuridico, il medesimo accordo integrativo e soprattutto la medesima paga, tutte questioni che oggi non vengono rispettate e non sarà possibile rispettare se si continua a seguire lo spezzettamento dei servizi.
Per le ragioni citate – conclude la FIT-CISL – in considerazione del fatto che ancora oggi ci sono centinaia di lavoratori che non hanno percepito la 13^ mensilità 2018 e gli stipendi di Dicembre 2018 e Novembre 2018, per rispetto soprattutto a quei lavoratori e alle 55 ore di sciopero sin qui effettuate, continueremo con la sensibilizzazione verso queste ragioni che sono alla base del futuro del Trasporto Pubblico Locale di questa regione".
Bas 05