L’esponente del Pdl lo ha ribadito all’assessore alla Sicurezza sociale, Martorano suggerendo una possibile sede, quella del San Carlo di Potenza
Il consigliere regionale del Pdl, Mario Venezia ha incontrato l’assessore regionale alla Salute e Sicurezza Sociale, Attilio Martorano per sollecitarlo a “recepire le direttive del Ministero della Salute, del dicembre 2010, per l’avvio della sperimentazione del trattamento dell’insufficienza venosa cerebro-spinale (Ccsvi), mediante angioplastica percutanea transluminale (Pta), probabile eziopatogenesi della Sclerosi Multipla, malattia neurologica degenerativa cronica fortemente invalidante”.
A parere del consigliere dell’opposizione “numerosi sono i pazienti lucani, soprattutto giovani, affetti da questa patologia costretti a costosi viaggi della speranza verso paesi dell’Est europeo. Nella stragrande maggioranza dei casi, l’intervento di Pta determina un immediato miglioramento delle condizioni cliniche generali del paziente che presenta un ritrovato controllo dell’equilibrio e rinnovata capacità nello svolgimento delle normali attività quotidiane. Purtroppo, frequenti sono le recidive che, però, possono essere controllate con un nuovo intervento per cui il rapporto causa-effetto sembra essere strettamente correlato”.
“A sostegno di ciò – prosegue Venezia vi sono i risultati delle recenti sperimentazioni italo-americane, Università di Ferrara, prof. Paolo Zamboni ed Università di Buffalo (Usa), prof. Robert Zivadinov, pubblicate sull’European Journal of Vascular and Endovascular Surgery, che confermano, appunto, l’intuizione del Prof. Zamboni. Dallo studio emerge anche che la percentuale di recidive si riduce drasticamente con la precocità dell’intervento (entro sei mesi )”.
“Ho suggerito all’assessore Martorano – conclude Venezia – l’immediata istituzione, presso il San Carlo di Potenza, di un centro di riferimento per il trattamento della Sclerosi multipla che darebbe, finalmente, fiducia e speranza a tanti ammalati, non solo lucani, affetti da tale invalidante patologia”.
L’esponente del Pdl ha presentato in merito un’interrogazione con la quale chiede di conoscere “il numero dei pazienti affetti da tale patologia neurodegenerativa residenti in Basilicata; se non ritenga che, se confermata, la teoria comporterebbe un immediato beneficio ai pazienti che, da anni , lottano contro questa malattia e dall’altro lato un’ indubbia riduzione dei costi sanitari; se la direttiva ministeriale sia stata prontamente recepita presso l’assessorato competente; se siano stati individuati e definiti i centri per l’avvio della sperimentazione” .