Scaglione su futuro città di Potenza e questione politica

"Riaffermare il principio di centralità del capoluogo nello sviluppo regionale e sul versante politico rafforzare lo spirito unitario della coalizione, definendone i confini e costruendo una idea di società più giusta”

&ldquo;La singolarit&agrave; e la drammaticit&agrave; dei problemi cittadini non possono essere liquidati con due battute o con slogan sul legame che esiste tra rappresentanti eletti e cittadini, cos&igrave; come ha fatto questa mattina il responsabile cittadino di un autorevole partito, come la Sel&rdquo;. A dichiararlo il consigliere regionale e segretario cittadino dei Popolari Uniti, Luigi Scaglione, sottolineando che &ldquo;non c&rsquo;&egrave; numero di assessori o scelte forti che tengano, di fronte all&rsquo;assunzione di responsabilit&agrave; di ciascun rappresentante istituzionale o di quel che resta dei partiti; come non c&rsquo;&egrave; nessun ragionamento innovativo che basti per recuperare credibilit&agrave; agli occhi dei cittadini, se non si tiene conto del lavoro che va fatto nel futuro facendo tesoro degli errori del passato. Il resto &egrave; solo qualunquismo e precoce campagna elettorale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Perch&eacute;, si chiede il consigliere, invece di evocare passaggi al numero chiuso di assessori comunali, non si ha il coraggio di procedere con le eventuali dimissioni di chi si sente a disagio? Perch&eacute; non si ha il coraggio di dire che in vista delle elezioni regionali la sempre pi&ugrave; probabile candidatura del Sindaco e quella ipotizzata del Presidente della Provincia di Potenza impongono una scelta comune e condivisa sul cammino futuro? Noi Popolari, invece, abbiamo gi&agrave; espresso il nostro pensiero proprio poche settimane fa quando proprio rispetto ad alcune questioni poste oggi, avemmo a dire: in particolare ci deve interessare sempre pi&ugrave; il disegno di apertura della citt&agrave; di Potenza al suo hinterland, facendone riaffermare il principio di centralit&agrave; nello sviluppo regionale che, solo i Popolari e non altri, hanno difeso in ogni sede. Da quella regionale quando si trattava di sostenere finanziamenti specifici alla tutela del ruolo di capoluogo di Provincia. E tutti hanno poi inseguito il tema. Sul versante politico, ai Popolari non appassiona la corsa allo scontro fratricida che nel Pd si prospetta per la corsa alla Presidenza o a quella di Sindaco del Capoluogo, ma &egrave; evidente che ci si richiama necessariamente alla riaffermazione dello spirito unitario della coalizione, definendone i confini e costruendo una idea di societ&agrave; pi&ugrave; giusta. Da verificare il senso poi di riaggregazione di un&rsquo;area moderata di Centro nel centro-sinistra, per la quale o esiste una pari dignit&agrave; o si tratta di dare corso a processi di annessione che mortificano le qualit&agrave; della classe dirigente e la propria autonomia di giudizio che mina la coerenza dei comportamenti. E la gente non ne comprenderebbe la ratio. Lavorare per aumentare le occasioni di dialogo, per innovare e rinnovare senza ritorni al passato, sostengono taluni, utilizzare alcune esperienze consolidate e metterli a valore aggregandole e non dividendo, sostengono altri. Sullo sfondo, nessuno scontro tra anime diverse, ma continua volont&agrave; di costruire uno scenario dove le sensibilit&agrave; di ognuno possano trovare piena accoglienza nelle sollecitazioni dei cittadini. Sul versante amministrativo, pi&ugrave; coraggio si impone anche in scelte forti che si immagina di mettere in campo a livello comunale con la riduzione dei componenti la Giunta comunale di Potenza e la riorganizzazione dell&rsquo;Acta&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Per i Popolari uniti potentini &ndash; conclude Scaglione – o le due scelte sono forti e dirompenti in grado di travolgere anche taluni equilibri di potere o non hanno alcun senso farle oggi a pochi mesi dallo scioglimento del Consiglio Comunale&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br />&nbsp;&nbsp;&nbsp;

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