Il consigliere regionale e segretario cittadino sottolinea “l’impegno dei Popolari uniti per difendere la città ed i suoi cittadini dall'assalto di chi immagina di farci diventare periferia di un impero con la testa lontana”
" Il voto favorevole dei Popolari uniti al bilancio del Comune di Potenza – ha commentato il segretario cittadino dei Pu, Luigi Scaglione – trova piena conferma nel ruolo esercitato all'interno dell'esecutivo comunale dai tre assessori, confermato dall'impegno dei consiglieri comunali e, se mi permettete, anche e soprattutto, dall'impegno svolto in Consiglio regionale, per garantire un cospicuo finanziamento straordinario alla Città capoluogo, dal sottoscritto e da chi, come il presidente De Filippo, ha compreso la difficoltà del momento". E’ quanto dichiarato da Scaglione, secondo il quale “non c'è in questo caso una forma di autoesaltazione, ma la conferma di un lavoro di squadra che i Popolari uniti continuano a svolgere ‘nell'interesse unico dei potentini’. Una battaglia – prosegue il Scaglione – che continuerò anche contro chi vuole ridurre il ruolo e le funzioni della città, come nel caso della sede della nascente Provincia unica”.
“Potenza – sostiene Scaglione – non si tocca, per questo l'abbiamo difesa dando mandato, al gruppo consiliare ed agli assessori, di seguire questo percorso comune. Di interpretare i bisogni della gente, di chiedere ed ottenere, come opportunamente il Sindaco nel suo proficuo ed estenuante lavoro, più che il suo Assessore alle Finanze, ha fatto, un impegno a ridurre appena possibile l'Imu sulla prima e sulla seconda casa, a rivedere complessivamente i costi ed il servizio di trasporto urbano, a capire meglio cosa accade nella gestione e nei costi previsti nel sistema di raccolta dei rifiuti urbani. E tutto questo – aggiunge Scaglione – per difendere la Città ed i suoi cittadini dall'assalto di chi immagina di farci diventare periferia di un impero con la testa lontana. Molto c'è da fare, molto da rivedere, come non si può negare la responsabilità di chi ha sostenuto che tutto era risolto con la vendita del Tribunale, cosa ancora non accaduta e che pure ci era stata data per certa e definita. Ma di buone intenzioni si sa – conclude Scaglione – è lastricata la strada che porta all'Inferno".