"La notizia che si attendeva da anni, per un rilancio dello stabilimento Fiat di Melfi, è arrivata. La produzione di due nuovi modelli, importanti investimenti e la salvaguardia di migliaia di posti di lavoro, circa 10mila compreso l'indotto, sono il passo che volevamo vedere dalla casa madre torinese. L'arrivo dell'Ad Sergio Marchionne, del Presidente Fiat John Elkan e del Premier Monti allo stabilimento lucano della Sata hanno fatto tirare a molti un sospiro di sollievo".
È quanto sottolinea il segretario regionale dell'Ugl metalmeccanici di Basilicata, Giuseppe Giordano per il quale, “in un anno in cui ci sono state circa 150 giornate di cassa integrazione, con la perdita da parte dei lavoratori di circa 8mila euro in busta paga, è normale che la notizia di investimenti per circa un miliardo di euro e la ripresa della produzione a pieno regime abbia fatto gioire molti. È attribuibile solo a questo però l'applauso spontaneo scoppiato tra i lavoratori durante l'incontro. Una vicenda che – continua il sindacalista UGL, – è stata strumentalizzata come sostegno al governo o a chissà chi altro. I lavoratori fino a ieri erano seriamente preoccupati per il proprio futuro, tra voci di possibili chiusure o trasferimenti all'estero della produzione. Quando però sono stati illustrati i programmi futuri, e solo allora, è scoppiato l'applauso dei presenti, con la speranza che – conclude il segretario Giordano – lo stabilimento Fiat Sata di Melfi possa tornare ad essere un punto di riferimento per il centro sud, a lavorare a pieno regime, senza nuovi ricorsi alla cassa integrazione, e garantire sviluppo e occupazione per molti lavoratori della Basilicata".
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