Dopo 5 mesi è ancora grave la situazione dei dipendenti delle cooperative sociali presenti sul territorio e aderenti alle tre centrali cooperative Lega, Lega coop., Agci e Conf. Coop è pressoché immutata. “Siamo giunti – afferma il segretario della Fp Cgil di Potenza, Michele Sannazzaro – nuovamente a ben 6 mensilità arretrate tra indifferenza dei datori di lavoro e assordante silenzio delle istituzioni”.
“Gli addetti all’assistenza domiciliare, una piccola Fiat che novera tra i 2000 e i 2500 lavoratori, stanno vivendo momenti di enorme difficoltà economica dovute all’insicurezza del pagamento dei propri stipendi con un enorme danno per famiglie che contano su quelle entrate per poter sopravvivere. Al danno, poi, si aggiunge la beffa, ossia il dover mettere mano ad un portafogli che, senza ricevere, deve comunque continuare a sborsare per permettere al suo proprietario di lavorare”. Nel ricordare che la Regione Basilicata ad oggi ancora non ha erogato il 25 per cento delle quote ad essa spettanti ed ancora nessun anticipo è stato fatto per il 2013, la Fp Cgil ritiene che “i servizi sociali, al pari della Sanità, dovrebbero essere svincolati dal patto di stabilità avendo con la stessa numerosissimi punti in comune". Il sindacato annuncia "in assenza ancora una volta di riscontri, l’attivazione di una serie di iniziative volte a portare alla luce le gravissime mancanze e a salvaguardare i diritti legittimi di chi ogni giorno è costretto ad operare senza sapere quando potrà contare sul guadagno del proprio lavoro”.
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