La Regione Basilicata ha certificato, attraverso un provvedimento di Giunta, la piena operatività della nuova Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) da 128 strati, messa in funzione il 20 giugno 2025 presso il presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Policoro (MT). L’apparecchiatura, modello Somatom X.Cite della Siemens, è stata installata attraverso le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 6, Componente 2, Investimento 1.1.2, dedicato all’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero. L’importo finanziato per l’intervento è di circa 670.000 euro.
“Con questo intervento, la Regione Basilicata rafforza la qualità dell’assistenza sanitaria e garantisce ai cittadini del Metapontino prestazioni diagnostiche all’avanguardia – dichiara l’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico – La nuova TAC è uno strumento di ultima generazione che migliorerà radicalmente l’efficacia e la tempestività delle diagnosi, in un territorio che ha diritto a servizi sanitari di qualità”.
L’iniziativa si inserisce in una più ampia strategia regionale di ammodernamento tecnologico dei presìdi ospedalieri di tutto il territorio lucano, attuata grazie alle risorse del PNRR e finalizzata a garantire standard diagnostici e assistenziali omogenei, ridurre le disuguaglianze e rafforzare il concetto di prossimità sanitaria.
L’intervento rientra tra quelli strategici previsti dal PNRR M6C2-6 “Operatività delle grandi apparecchiature sanitarie”, per il cui raggiungimento è stato certificato il pieno rispetto dei requisiti previsti dalle Linee Guida nazionali. La documentazione tecnica (certificati di collaudo, autorizzazioni, dichiarazione di entrata in funzione, ecc.) è stata caricata nella piattaforma ReGiS del Ministero della Salute, attestando il completamento dell’intervento nei tempi previsti.
“Si tratta di un investimento tangibile in tecnologia, ma anche in fiducia verso il nostro sistema sanitario pubblico – sottolinea Latronico – Ringrazio l’Asm e gli uffici regionali preposti per il lavoro puntuale svolto. Portare strumenti di ultima generazione anche negli ospedali territoriali è una scelta strategica che va nella direzione della prossimità, dell’equità e dell’innovazione – conclude Latronico – Continuiamo a investire per ridurre le disuguaglianze territoriali, migliorare i tempi diagnostici e garantire una sanità pubblica più moderna”.