Sanità, Uil Fpl su riorganizzazione 118

"Basta turni irregolari, basta organici risicati, basta disorganizzazione. Per garantire sicurezza dei pazienti e qualità delle cure il DIRES ha bisogno di un cambiamento strutturale che determini condizioni di lavoro adeguate".
E' quanto sostiene la segreteria regionale della Uil Fpl, in una nota. "Dopo anni in cui il problema è stato colpevolmente accantonato fino ad ignorarlo, non siamo più disponibili a replicare "vecchi copioni" in materia di organizzazione del lavoro e continuare a scaricare sul personale del 118, che per un decennio ha operato in condizioni di insostenibile disagio organizzativo, le conseguenze di una colpevole inerzia da parte delle istituzioni che avrebbero dovuto provvedere agli interventi di riorganizzazione del sistema di emergenza sanitario territoriale istituendo  il Centro Regionale Emergenza Urgenza (CREU), a parere della UILFPL, unica ancora di salvezza. Oggi come ieri, purtroppo, ci troviamo ad affrontare gli stessi problemi, derivanti dalla carenza di personale prevalentemente medico, dall’assenza di progetti incentivanti , dal mancato riconoscimento di specifici istituti contrattuali, (es. reperibilità, indennità di rischio) , la mancanza di protocolli operativi, etc. Siamo fermamene convinti che l’unico modo per risolvere questi problemi è quello di creare un servizio di emergenza pubblico prendendo a modello quello dell’Emilia Romagna. Infatti, buona parte delle Regioni Italiane hanno istituito delle Aziende con il compito di promuovere l'evoluzione del sistema di emergenza e urgenza sanitaria territoriale, sviluppando l'integrazione a rete dell'assistenza intra ed extra-ospedaliera e migliorando il percorso di cura del paziente con patologie acute e complesse. Dal punto di vista organizzativo-operativo, questi modelli, ormai adottati da gran parte delle Regioni, sono da prendere ad esempio.  Gestiscono, per mezzo di accordi convenzionali, le risorse umane, tecnologiche e logistiche deputate all'emergenza urgenza delle Aziende Sanitarie sul territorio attraverso un rapporto di tipo funzionale, fornendo obiettivi, disposizioni organizzative e indicazioni procedurali. Insomma la “mission” dovrebbe essere quella di garantire, implementare e rendere omogeneo, nel territorio della Regione Basilicata, il soccorso sanitario di emergenza urgenza extra-ospedaliera, anche in caso di maxiemergenze, dando il via ad una vera e propria cultura dell’emergenza/urgenza.
Alla luce di questo quadro, la UIL FPL, al fine di perfezionare il testo del Ddl sul CREU, sollecita le istituzioni a coinvolgere le OO.SS. in modo da aprire un confronto sull’articolo relativo alle garanzie da dare ai lavoratori attualmente attestati al DIRES, nell’ipotesi in cui non dovessero essere più idonei al 118 ed anche al fine di chiarire le tante inesattezze affermate in questi giorni".

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