Sanità, Napoli (Pdl): si continua a far finta di niente

Dice il consigliere regionale dl Pdl : “qualcuno continua a far finta di vivere in un mondo che non è quello reale”

“E' quel che accade al Presidente della Giunta e all'Assessore alla Sanità lucana”. E’ ciò che affema il consigliere regionale del Pdl, Michele Napoli. “Oggi ‘scoprono’ che il criterio individuato dal Governo per la scelta delle 'regioni modello in ordine alla determinazione dei costi e dei fabbisogni standard del comparto sanitario' sarà quello dei conti in ordine. Altro che criterio geopolitico – continua Napoli – con la Basilicata a rappresentare l'area Sud della penisola.Si ricorderà l'enfasi del governo regionale che accompagnò l'ipotesi del riconoscimento di regione "benchmark" nonostante il costante disavanzo economico e finanziario maturato dalla Regione Basilicata nel settore della Sanità.Il deficit pari ad oltre 36 milioni di euro (36milioni260mila fonte Ministero dell'Economia) per l'anno 2011, al netto dei debiti delle disciolte Aziende sanitarie ancora in fase di quantificazione, pesa infatti come un macigno. Così come il risultato di esercizio fatto registrare dal sistema sanitario lucano nel decennio 2002-2011, pari a – 248 milioni 434 mila euro, a riprova della pessima gestione operata negli anni. Si svegli il Governo regionale e smetta di cullarsi su ipotesi che esulano dal concetto di efficienza, efficacia ed economicità gestionale. Comprenda, se ne è in grado, la gravità della situazione. Un dato è certo: la situazione di stallo non è di ieri ed ha chiare responsabilità di natura politica. Il centrosinistra lucano, piaccia o no, deve prendere coscienza del fatto che il nuovo corso non può prescindere dal rigore che significa raddrizzare i conti attraverso un ferreo controllo dei fattori di spesa. Quella ‘farmaceutica’, per esempio. In Basilicata, quest'ultima, ha atto registrare nell'anno 2011 un + 4,97 per cento, ponendosi al di sopra della media nazionale con un incremento rispetto al 2010 pari a 2,67 punti percentuali. Di contro la media nazionale che ha fatto registrare un netto decremento. Tuttavia ciò non è sufficiente, sebbene essenziale”.

“Occorre dare vita – sostiene Napoli – ad una netta inversione di tendenza, accompagnata da una maggiore trasparenza sui costi. La soluzione è stata già proposta con la mozione presentata recentemente in Consiglio Regionale, volta ad obbligare le strutture ospedaliere a rendere noti, anche on line, i prezzi dei dispositivi medici.Da qui può prendere piede l'auspicato un salto di qualità attraverso decisioni chiare e coraggiose che mettano la parola fine a sprechi ed atteggiamenti poco trasparenti in un settore che produce enormi guadagni per le aziende farmaceutiche.
Senza nascondere la realtà o rincorrere falsi protagonismi smascherati da fatti inequivocabili”.

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