Sanità lucana nei rilievi della Corte dei Conti

L'assessore regionale Cosimo Latronico spiega alcuni aspetti legati ai dati esaminati dalla magistratura contabile. "Si riferiscono al 2023, mentre la Regione sta analizzando il consolidato 2024. Occorre distinguere tra la fotografia di una fase precedente e ciò che sta accadendo oggi".

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L'assessore regionale Cosimo Latronico

Nel giorno in cui la Corte dei Conti ha parificato, seppur con riserva, il bilancio consolidato dell’esercizio 2024 e ribadisce che il sistema sanitario della Basilicata presenta criticità sotto il profilo finanziario e organizzativo, è necessario offrire a istituzioni e cittadini un quadro completo, fondato su dati oggettivi e privi di retorica.
“I dati esaminati dalla Corte – sottolinea l’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico – si riferiscono all’anno 2023, mentre la Regione sta analizzando il consolidato 2024. È quindi fondamentale distinguere tra la fotografia di una fase precedente e ciò che sta accadendo oggi. Le valutazioni più recenti confermano che la mobilità sanitaria è un fenomeno strutturale. La mobilità passiva, pur registrando un lieve miglioramento rispetto al 2022, resta negativa per -81,646. La mobilità attiva continua a contribuire all’equilibrio del sistema, pur mostrando margini significativi di crescita. Si tratta di dinamiche note, che richiedono interventi mirati e continuità delle azioni già avviate. Le criticità rilevate dalla Corte – in particolare sull’assistenza distrettuale, sui LEA e sul rapporto tra costi e qualità – si riferiscono al 2023 e dunque a una stagione precedente. Nel frattempo, la Regione ha messo in campo una serie di interventi concreti: un forte investimento nel potenziamento degli organici, piani assunzionali che prevedono 1.600 unità e, solo per l’Azienda ospedaliera San Carlo, 409 nuovi ingressi già programmati. Queste misure – aggiunge Latronico – richiederanno il tempo necessario per produrre pienamente i loro effetti, ma rappresentano scelte strutturali, non annunci. Analogo impegno è rivolto alla gestione delle liste d’attesa, con azioni specifiche per il recupero delle prestazioni e un rafforzamento organizzativo che è già in atto. Sul piano finanziario, la Regione non è né commissariata né in piano di rientro.
L’esercizio 2024 si chiude con un disavanzo di 37 milioni, in miglioramento rispetto all’anno precedente e con il mantenimento dell’equilibrio complessivo del bilancio sanitario. Un dato che conferma la solidità della gestione. Non è quindi corretto descrivere la sanità lucana come un sistema in crisi irreversibile. È un sistema che necessita di un rafforzamento strutturale, di una governance chiara e di una programmazione stabile. Le criticità non sono elementi per una narrazione distruttiva, ma spunti di lavoro per continuare a migliorare. In questa prospettiva si colloca il Piano Sanitario Regionale 2026-2030, ormai alle battute finali. Non è uno slogan politico, ma la cornice strategica che definirà lo sviluppo della rete territoriale, il rafforzamento delle strutture, il miglioramento della qualità delle prestazioni e la capacità di governare fenomeni come la mobilità sanitaria e le disuguaglianze tra aree della regione. Sono stati mesi di lavoro tecnico, confronto istituzionale e dibattito pubblico. Il Piano- conclude l’assessore – sarà trasmesso alla Giunta e successivamente al Consiglio regionale, colmando un vuoto programmatorio che durava da 12 anni. La Regione Basilicata ha il dovere di garantire il diritto alla salute attraverso scelte sostenibili, trasparenti e orientate ai risultati. È questo l’impegno che continuiamo a portare avanti, con responsabilità e visione d’insieme”.

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