Vito Di Lascio, in qualità di dirigente del Popolo della libertà, in una nota afferma come "l’area del Sinni-Sarmento-Serrapotamo vive un momento straordinario di difficoltà e di malessere sempre crescente per le questioni che riguardano la sanità e l’occupazione.
Mentre la politica regionale continua il gioco dei comunicati stampa e delle dichiarazioni d’intenti – dice – nessuno si sta ripiegando seriamente sul tema della riorganizzazione dei servizi sanitari in quel territorio rifuggendo dalle tentazioni di irragionevoli penalizzazioni e di favoritismi discendenti da logiche puramente clientelari".
Per Di Lascio, "la vicenda è seria e non va strumentalizzata riaprendo conflitti campanilistici o “interessati”, anacronistici quanto inutili, con altri comuni dell’area sud, anche perché la problematica sanitaria ha bisogno di essere profondamente ridiscussa e rapidamente affrontata in maniera seria e responsabile".
Rispetto alla Casa della Salute di Senise, l'esponente del Pdl afferma che si tratta di "un impegno economico di 5 milioni di euro per realizzare un “probabile duplicato” a pochi chilometri di distanza da Chiaromonte che ospita un complesso ospedaliero di qualità". Tale nefanda opzione è la conferma di un approccio pressappochista ed insipiente oltre che di una visione della sanità che produce solo “tensioni” e offre servizi al di sotto degli standard qualitativi necessari".
Di Lascio interviene anche in merito alla "grande attrattore turistico di San Costantino Albanese il Volo dell'Aquila che all’indomani del volo inaugurale ha registrato l’impossibilità ad entrare in esercizio per una paradossale vicenda amministrativa: sta tutta qui, in questo episodio, la superficialità e l’inadeguatezza della classe dirigente regionale e locale (GAL) a governare i processi di sviluppo del territorio".
bas 07