Sabia (Uilpa polizia penitenziaria) su aggressione agente Melfi

“Nella mattinata odierna, verso le 10 un assistente Capo di Polizia Penitenziaria è stato aggredito e ferito da due detenuti italiani all’interno del Reparto Giudiziario della Casa Circondariale di Melfi”. A dichiaralo è Donato Sabia, Segretario Generale Regionale della UILPA Polizia Penitenziaria, secondo il quale “l’episodio deve far riflettere sulle modalità di esecuzione da parte dei due fratelli detenuti, che al rientro dal cortile passeggio hanno aggredito violentemente l’Agente preposto di servizio, precisamente, mentre uno bloccava l’Assistente prendendolo alle spalle con effetto a sorpresa, l’altro lo colpiva violentemente”, un’azione premeditata e studiata a tavolino, con la volontà di procurare seri danni ad un rappresentante dello Stato, con una modalità delinquenziale di tipo organizzato”. Continua il Dirigente sindacale: “Il peggio si è evitato grazie all’abilità, professionalità e prontezza del Poliziotto che è riuscito a svincolarsi chiamando rinforzi. Quanto accaduto nella Casa Circondariale di Melfi non ha precedenti, è ovvio che l’Amministrazione Penitenziaria deve prendere consapevolezza e trovare soluzioni concrete nel più breve tempo possibile, tenuto conto che si registra un trend di crescita a livello nazionale di aggressioni a personale di polizia penitenziaria ed operatori appartenenti a varie figure professionali operanti all’interno delle strutture carcerarie. È ora di dotare il personale di idonei strumenti per potersi difendere e soprattutto i vertici regionali e nazionali, devono intervenire con determinatezza con provvedimenti restrittivi nei confronti di quei soggetti che si sono resi responsabili di azioni violente, come l’applicazione del regime di sorveglianza particolare del 14 bis dell’Ordinamento Penitenziario, che ormai è rimasto solo sulla carta”. All’Assistente di Polizia Penitenziaria, M.A. di anni 50 “dimesso da poco dall’Ospedale di Melfi con gg. 5 di prognosi, giunge la vicinanza della UIL ed una pronta guarigione”.
 

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