“Stiamo vivendo il dramma di una crisi di cui al momento non si riescono a scorgere spiragli per uscirne. La riforma del lavoro del governo Monti è quanto di peggio si potesse prevedere. E’sbagliata nel metodo in quanto non tiene minimamente in considerazione le indicazione del sindacato e nel merito non è rassicurante per gli investimenti e la creazione di nuovi posti di lavoro. Spacca, inoltre, ancor di più il Paese, penalizzando le regioni del Meridione”. Lo afferma Raffaele Rotondaro, della Fillea-Cgil area Val D’Agri, anticipando i temi dello sciopero generale previsto per il 14 maggio nell’area industriale di Viggiano e promosso da Cgil Basilicata e Camera del Lavoro Val d’Agri . “Nel nostro territorio – prosegue il sindacalista – i numeri su disoccupazione, precarietà, mobilità e cassintegrazione sono allarmanti, fanno la fotografia di una tenuta sociale fortemente a rischio. Lo stato di disperazione in cui versano tante famiglie non può che far alzare l’ impegno del sindacato e, in particolare, della Cgil. Che va detto, a livello nazionale grazie al decisionismo della segretaria generale Susanna Camusso, sta contrastando fortemente la riforma-non riforma del ministro Fornero ”.
“Per la Cgil Basilicata – aggiunge – la sciopero di lunedì vuole essere una mobilitazione di tutti i lavoratori e le lavoratrici del Territorio, un appuntamento per rilanciare l’intera Area , potenziare la zona industriale attraverso nuovi attrattori, sostenere gli insediamenti già esistenti, attuare il contratto di sito, salvaguardare la sicurezza sui posti di lavoro, valorizzare la filiera energetica, tutelare l’ambiente”.
BAS 05