“Si può accettare tutto, anche le provocazioni e le critiche ingiuste se possono servire ad una svolta nella tutela dell’ecosistema e dell’ambiente lucano, ma ci sono dei limiti anche nel contestare e protestare”
“Quanti in questi anni si sono battuti per la trasparenza e la legalità, per il desiderio di una Basilicata Verde sicura e pulita, troppo spesso sono stati lungimiranti ed inascoltati dai Palazzi della politica. Bisogna ammetterlo e farne anche tesoro per il futuro. Ma pur se, in generale, vi possa essere stata una scarsa sensibilità da parte del mondo politico, credo sia opportuno dopo il sit-in tenutosi presso il Centro Oli di Viggiano fare dei dovuti chiarimenti e delle precisazioni”. E’ quanto affermato dal consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa.
“Innanzitutto – prosegue Rosa – la costante generalizzazione che accomuna il Partito democratico ed il Popolo della Libertà in un unico calderone, dimenticando chi è da sempre al governo regionale e chi è in opposizione, è diventato uno slogan trito e ritrito utile solo a confondere le idee rispetto alle responsabilità di chi governa. Tutto ciò devono tenerlo bene a mente molti che dell’ambientalismo militante ne fanno una bandiera ed un passepartout mediatico per ogni occasione che sono sempre stati collaterali e ben collocati nell’area della sinistra lucana, ovvero nell’area governativa. Detto questo, ricordo a me stesso che il Pdl è da sempre minoranza nei palazzi del Potere lucano e quindi fino a prova contraria tutte le politiche comprese quelle ambientali sono state sempre decise, determinate ed attuate dal centrosinistra. Che poi qualcuno voglia accusare il Pdl di aver vigilato poco o male, che poteva essere più incisivo o determinato, si può discutere e confrontarsi, ma con il dovuto rispetto delle differenti opinioni, sensibilità e approccio all’agire politico. Si può accettare tutto, anche le provocazioni e le critiche ingiuste se possono servire ad una svolta nella tutela dell’ecosistema e dell’ambiente lucano, ma ci sono dei limiti anche nel contestare e protestare. Limiti che non devono offendere la dignità e la moralità delle persone anche se sono in un certo senso ‘macchiate’ del peccato originale di essere esponenti del Pdl”.
“Il manifesto ‘PD + Pdl = Mafia’ – dice Rosa – lo trovo offensivo ed oltraggioso della dignità personale di tutti gli esponenti lucani del Popolo della Libertà, di tutti gli eletti e di tutti gli iscritti e cittadini che hanno dato la loro fiducia ed il loro voto. Lo trovo una barbarie politica e civile, ingiustificata e fuori luogo che serve solo ad acerbare un clima già teso e difficile nella nostra Regione. Ripeto con convinzione che possiamo aprire un confronto con chiunque e qualunque associazione e movimento ambientalista, come è stato fatto sempre; semmai migliorare se necessario anche le nostre battaglie in Consiglio regionale sulla questione ambientale – che sono state fatte spesso nell’indifferenza di molti ecologisti di regime- per poter trovare anche una linea programmatica e comune per tutelare ambiente, territorio e sviluppo economico. Ma quello che non è tollerabile è la provocazione lesiva dell’etica e della dignità delle persone che indipendentemente dalla loro appartenenza partitica lavorano, svolgono professioni, vivono l’impegno politico con passione e dedizione. Poi possiamo sbagliare perchè la perfezione non è di questo mondo terreno, ma essere chiamati mafiosi questo è intollerabile ed incivile. Ultimo ma non meno importante: ogni qual volta gli esponenti del Pdl di Basilicata hanno portato avanti un’azione politica denunciando o chiedendo spiegazioni ed informazioni, sempre siamo stati ignorati o minimizzati dagli ‘ecologisti rossi’ quasi che la sensibilità verso la tutela della salute o ambiente appartenga a una elite determinata. Ma siamo andati avanti lo stesso e gli atti sono pubblici; basta andarli a leggere. Anche sui nostri siti web o sulle pagine dei social network”.