Rosa: “Le strane relazioni tra Regione Basilicata ed Eni”

Il consigliere regionale di Lb-Fdi: “La partita di giro che ‘beffa’ i Lucani: 480.000 euro da Eni alla Regione Basilicata tornano ad Eni tramite la Fondazione Mattei”

&ldquo;L&rsquo;Eni d&agrave; soldi alla Regione Basilicata e poi se li riprende tramite la Fondazione Mattei. Questo &egrave; in sintesi quanto &egrave; emerso dalla risposta dell&rsquo;assessore Pietrantuono alla nostra interrogazione sul progetto delle azioni di comunicazione previste dagli Accordi del 1999&rdquo;. E&rsquo; quanto affermato dal capogruppo consiliare di Laboratorio Basilicata &ndash; Fratelli d&rsquo;Italia, Gianni Rosa, che prosegue: &ldquo;dopo lo scandalo del numero di telefono dell&rsquo;Osservatorio ambientale della Val d&rsquo;Agri intestato all&rsquo;Eni, pensavamo di aver visto tutto. Invece, le strane &lsquo;relazioni&rsquo; tra la Regione Basilicata e la societ&agrave; petrolifera non finiscono mai di stupirci&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Parliamo &ndash; dice Rosa – di 480.000 euro che l&rsquo;Eni deve dare alla Regione Basilicata per la realizzazione di un vero e proprio piano di comunicazione delle attivit&agrave; di compensazione ambientale e delle azioni e degli interventi con i relativi risultati prodotti. Prima, questo programma era in capo al Dipartimento programmazione e finanze. Con la delibera di Giunta regionale n. 1221 del 26 ottobre 2016, il soggetto attuatore diventa la Fondazione Mattei. In pratica si tratta di una partita di giro: Eni-Regione Basilicata-Fondazione Mattei, ovvero Eni&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;Assessore &ndash; aggiunge Rosa – giustifica tutto dicendo che l&rsquo;attuazione del programma di comunicazione verr&agrave; garantito in via prioritaria dagli addetti che operano presso l&#39;Ufficio Comunicazione dell&#39;Ufficio Stampa e che, per&ograve;, il soggetto attuatore &egrave; individuato nella Fondazione perch&eacute; ha &lsquo;una struttura in possesso di dotazioni adeguate a garantire un&#39;efficace acquisizione delle informazioni necessarie alla realizzazione&rsquo;. Le solite &lsquo;balle&rsquo; &ndash; rimarca Rosa – per mascherare assunzioni di collaboratori. Infatti, &egrave; esplicitamente previsto che la Fondazione potr&agrave; avvalersi di consulenze e di collaborazioni esterne per il &lsquo;supporto operativo&rsquo;. Ma la Fondazione non &egrave; il soggetto attuatore perch&egrave; ha la dotazione adeguata ad acquisire le informazioni? La verit&agrave; &egrave; che la Regione &lsquo;restituisce&rsquo; i soldi all&rsquo;Eni per il tramite della Fondazione e l&rsquo;Eni &lsquo;ricambia&rsquo; il favore assumendo qualche collaboratore che non pu&ograve; essere assunto per i vincoli legislativi in materia di co.co.co&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Siamo di fronte alle solite prassi vergognose dell&rsquo;era Pittella che si fanno beffa del diritto all&rsquo;informazione doverosa e imparziale sulla situazione dell&rsquo;ambiente in Val d&rsquo;Agri. A quando un Governo che tuteli tutti i cittadini e non solo gli amici? A quando un Governo che faccia dell&rsquo;ambiente e della salute le sue priorit&agrave;? Purtroppo &ndash; conclude Rosa – dobbiamo constatare che se ne riparler&agrave; alla fine della consiliatura&rdquo;.<br />

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