Rosa: in tandem parole candidati alle primarie del PD

“In tandem i due candidati più accreditati alle primarie del Partito democratico fanno dichiarazioni su petrolio e royalties cercando di dare una mano di vernice nuova alle solite vecchie posizioni del Partito democratico”

&ldquo;In tandem i due candidati pi&ugrave; accreditati alle primarie del Partito democratico fanno dichiarazioni su petrolio e royalties cercando di dare una mano di vernice nuova alle solite vecchie posizioni del Partito democratico secondo una logica che fa del nuovismo lessicale la chiave per abbellire la continuit&agrave; programmatica con le politiche attuate finora in 20 anni di gestione miope della questione petrolio in Basilicata&rdquo;. Questa la dichiarazione congiunta del consigliere regionale del Gruppo misto e portavove di Fratelli d&#39;Italia, Gianni Rosa, e dell&rsquo;esponente del movimento, Giampiero D&rsquo;ecclesiis.<br /><br />&ldquo;Lacorazza &ndash; sottolineano Rosa e D&rsquo;ecclesiis – rivendica che &lsquo;(&hellip;) la Basilicata ha gi&agrave; dato prova di grandi capacit&agrave; negoziali (&hellip;)&rsquo; e riafferma, qualora ce ne fosse bisogno che &lsquo;(&hellip;) non si pu&ograve; rinunciare al petrolio (&hellip;)&rsquo; in piena continuit&agrave; con chi ha legittimato le politiche di estrazione senza controlli, l&rsquo;immobilismo dell&rsquo;Arpab, la petrolizzazione forzata della regione fatta senza criterio, senza rispetto per la salute dei cittadini e l&rsquo;ambiente, senza controlli. Il Presidente della Provincia di Potenza &ndash; continuano gli esponenti di FdI – si ricorda solo ora del ruolo di Arpab, dell&rsquo;importanza dei controlli, della salute dei cittadini quando, per anni, la maggioranza di cui &egrave; esponente rappresentativo ha negato l&rsquo;esistenza del problema, ha osteggiato ogni protesta, ha trascurato del tutto la problematica ambientale in Val d&rsquo;Agri e non solo (Il Caso Fenice insegna)&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Non da meno &ndash; dicono Rosa e D&rsquo;ecclesiis – l&rsquo;altro candidato alle primarie Pittella, altro pezzo da novanta del Pd lucano, si sveglia da un lunghissimo letargo e recita il mantra demagogico del &lsquo;(&hellip;)No allo strapotere delle multinazionali ( &hellip;) No a nuove estrazioni ( &hellip;) No a dover scegliere tra salute e sviluppo. E No all&#39;utilizzo delle royalties per distribuire povert&agrave;(&hellip;)&rdquo;. Quando a tutti &egrave; ben nota la modalit&agrave; con la quale mediante l&rsquo;uso delle royalties molte amministrazioni comunali di sinistra hanno costruito una macchina del consenso clientelare che &egrave; la stessa su cui il Pd ha costruito e mantiene il consenso in vaste parti della Regione. Ambedue questi vecchi giovani politici, pienamente inseriti nel sistema di potere che ha governato male la regione in questi anni, che ha consentito che si producessero guasti gravissimi all&rsquo;ambiente, che ha ignorato come un muro di gomma le proteste, le prove, le testimonianze che provenivano dal vasto mondo della societ&agrave; civile, delle associazioni e dei movimenti, la stessa maggioranza che ha permesso fatti gravissimi come quelli accaduti all&rsquo;inceneritore Fenice, ora, come Alice nel Paese delle meraviglie, si destano e sciorinano un corollario di frasi fatte&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La credibilit&agrave; sulle questioni, sulle battaglie si costruisce con le azioni, ci vuole ben altro che un giro in camper o una dichiarazione battagliera, la credibilit&agrave; si costruisce con le azioni e l&rsquo;agire politico e ambedue queste cose dicono chiaramente che tanto Pittella quanto Lacorazza sono pienamente in continuit&agrave; con le scelte fatte dal Governo regionale controllato dal Pd e sono un indice certo della continuit&agrave; delle loro scelte in questo settore. Abbiamo ripetutamente denunciato le farse degli Osservatori ambientali, delle mille convenzioni inconcludenti, dei controlli insufficienti, degli accordi al ribasso fatti dai protagonisti di quello che abbiamo definito il &lsquo;Sistema Basilicata&rsquo;, i lucani questa volta non si faranno prendere in giro. Occorre una svolta vera &ndash; concludono gli esponenti di FdI – fatta da gente non compromessa con scelte sbagliate e anni di silenzio ed omissioni, da gente estranea al Sistema Basilicata, &egrave; dissacrante l&rsquo;incapacit&agrave; di proporre uomini nuovi con parole d&rsquo;ordine nuove al posto di uomini vecchi con parole d&rsquo;ordine che sanno di muffa&rdquo;.<br />&nbsp;

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