“Non si può giocare alla roulette russa con il futuro degli operai”
“Non ci piace la ‘roulette russa’ sul futuro degli stabilimenti italiani della Fiat che il quotidiano “La Repubblica”, di oggi, usa in maniera eccessivamente disinvolta senza tenere in alcuna considerazione oltre al destino delle fabbriche, ciascuna con la propria storia industriale e con la specifica produzione, anche e soprattutto quello di migliaia e migliaia di operai. Per questo, oltre alla conferma che Melfi è lo stabilimento più produttivo, ci interessa sapere se Fiat ha una strategia industriale di consolidamento dei siti in Italia fuori da ogni logica ricattatoria e quindi di riconoscimento del ruolo di rappresentanza di tutte le forze sindacali”. E’ quanto sostiene il capogruppo di SEL in Consiglio regionale, Giannino Romaniello, aggiungendo che “intanto, a parte il gioco delle ipotesi sulla morte degli stabilimenti, dobbiamo registrare la linea dura della Fiat ribadita in televisione al programma “Presadiretta” della Rai dal direttore delle relazioni industriali Rebaudengo, che senza alcun pudore, ha affermato che sarebbe lecito non applicare la sentenza della Corte di Appello del Tribunale di Potenza e non procedere al reintegro dei tre operai iscritti alla Fiom. E’ questa l’ennesima dimostrazione dell’atteggiamento che in Fiat continua a prevalere la linea del muro contro muro nei confronti della Fiom e che punta a cancellare la sua presenza in fabbrica”.
“Un disegno che venerdì prossimo – aggiunge Romaniello – vedrà i metalmeccanici della Fiom scioperare e manifestare in piazza e al loro fianco quanti hanno a cuore l’affermazione della democrazia in fabbrica, la difesa dei diritti fondamentali dei lavoratori e della libera associazione prevista dalla Costituzione e quindi intendono contrastare il disegno della Fiat”.
“Dopo l’approvazione in Consiglio regionale della mozione a firma di un gruppo di consiglieri per il rispetto della sentenza della Corte d’Appello – continua il capogruppo SEL – è ora che la Giunta esca dal silenzio che la contraddistingue da settimane per far sentire la voce dell’istituzione regionale sino al quartier generale di Marchionne”.