Il consigliere regionale del Pd pone in rilievo, tra l’altro, che “è sul tema dell’energia che il Governo fa l’ennesimo cambio di marcia ed appare incerto nelle decisioni”
“Un ritorno al centralismo non può essere la sola risposta al contenimento della spesa pubblica dello Stato. La centralità delle istituzioni regionali è elemento costituivo e fondante della Repubblica”. Sono queste le parole di commento pronunciate dal consigliere regionale del Pd, Pasquale Robortella, al disegno di legge istituzionale messo in campo ieri sera dal Consiglio dei Ministri di riforma del Titolo V della Costituzione. “Testo che introduce quella ‘Clausola di supremazia’ a favore dello Stato sulle Regioni e che riporta in capo allo Governo centrale alcune materie, quali il coordinamento della finanza pubblica, del sistema tributario, le grandi reti di trasporto e di navigazione, la disciplina generale degli enti locali, la materia del turismo”.
“Ma è sul tema dell’energia – afferma Robortella – che il Governo fa l’ennesimo cambio di marcia ed appare incerto nelle decisioni. Dapprima impugna la moratoria della Basilicata, sostenendo che la Regione ha invaso la potestà legislativa statale in materia di energia poi, oggi, il ministro Clini afferma, attraverso la stampa, che la modifica del Titolo V non inciderà sui poteri di autorizzazione per gli impianti energetici delle Regioni. C’è una contraddizione evidente: o il ministro sta dicendo che il ricorso proposto è infondato, o le rassicurazioni di Clini non possono essere confortanti”.
“L’unica certezza” – prosegue Robortella – è quella che già ha avuto modo di sottolineare il presidente De Filippo questa mattina: pensare di attuare una strategia energetica nazionale senza coinvolgere i territori è pericoloso in quanto rischia di incrementare tensioni e malessere sociale. L’annientamento del rapporto di fiducia Stato-Territori, non solo non porterà nulla di buono nel campo della tutela per salute e per ambiente, ma farà avanzare i rischi anche sotto il profilo della sicurezza energetica nazionale con le indignazioni che un tale atteggiamento scatenerebbe”.