(ANSA) – Gli atti di sospensione dall'attivita' consiliare sono stati notificati in mattinata dalla Digos ai consiglieri regionali coinvolti nell'ambito dell'inchiesta della Procura della Repubblica di Potenza sui rimborsi percepiti indebitamente tra il 2010 e il 2011: la sospensione fa riferimento al periodo compreso tra il 24 aprile scorso (il giorno dell'esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare) e il momento in cui le misure stesse sono state revocate. La sospensione e' stata disposta in base alla legge del 2012 sulla prevenzione e il contrasto della corruzione nella pubblica amministrazione: si applica agli amministratori pubblici ai quali e' stata applicata una misura cautelare (dagli arresti in carcere fino agli obblighi o ai divieti di dimora). Gli atti sono stati inviati al prefetto dal Consiglio dei ministri, a cui lo stesso prefetto ha comunicato il 24 aprile gli esiti e i particolari della vicenda. Nell'ambito dell'inchiesta della Procura della Repubblica, il gip dispose gli arresti domiciliari per gli assessori regionali Rosa Mastrosimone e Vincenzo Viti, e per il capogruppo del Pdl Nicola Pagliuca, e i divieti di dimora a Potenza per i consiglieri regionali (in carica) Antonio Autilio (Idv), Paolo Castelluccio (Pdl), Agatino Mancusi (Udc), Mariano Pici (Pdl), Alessandro Singetta (Gruppo misto), Mario Venezia (Fratelli d'Italia) e Rocco Vita (Psi), e per l'ex consigliere regionale Vincenzo Ruggiero. La sospensione agisce sugli stipendi dei consiglieri coinvolti (e piu' in generale sugli aspetti economici e previdenziali) e su tutti gli eventuali atti firmati in quanto amministratori. Tutte le misure sono state revocate dal gip e quindi il riferimento e' al periodo compreso tra la notifica delle ordinanze di custodia cautelare e la revoca. Il 18 giugno, pero', il tribunale del Riesame dovra' discutere l'impugnazione, da parte della Procura, della revoca delle misure disposta dal gip: in caso di accoglimento la sospensione agirebbe in modo continuativo.
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