Riforma elettorale, Castelgrande (Pdci): protagonismo ai cittadini

“E’ entrata nel vivo (o almeno sembra) la discussione sulla riforma della legge elettorale. Dalle prime indiscrezioni che circolano, un dato appare chiaro: tutti hanno paura delle preferenze, mentre i cittadini invocano esattamente il contrario e vogliono essere protagonisti  delle scelte degli uomini che ci devono governare”. A dichiararlo il segretario provinciale di Potenza del Pdci, Francesco Castelgrande. “Si prevede la reintroduzione di un sistema proporzionale, con premio di maggioranza al partito più forte e sbarramento al 5 per cento (e qui subito si pensa ad un emendamento salva Lega). I seggi sarebbero assegnati con il sistema dei collegi, mentre un’altra percentuale(più bassa dei seggi) verrebbe assegnata attraverso liste bloccate. La preoccupazione che ci pervade è che in un momento come questo, periodo costituente, non si coinvolgano nelle decisioni tutte le forze politiche e sociali che sono  i rappresentanti dell’intera società civile. Ancora una volta alcune forze che hanno il vizietto di sentirsi a vocazione maggioritaria vogliono decidere le sorti di un Paese ormai al collasso e che vede sempre più un allontanamento degli elettori dall’impegno politico e dal recarsi alle urne. La nostra democrazia è fragile ed abbisogna di una risposta con il coinvolgimento di tutti come è stato con la nascita della nostra Carta Costituzionale(che ormai si attacca da più parti). Sarebbe un errore ragionare in termini di “conventio ad excludedum”. Con gli attuali sistemi elettorali si è creato un gap di democrazia perché in Italia manca la rappresentanza, la trasparenza, la legittimità di cui ci ha sempre parlato il compagno Berlinguer. Nei nostri comuni e nella stragrande maggioranza degli Enti con l’invenzione del premio di maggioranza governano le minoranze ed il risultato lo vediamo ora che il fallimento di una parte della politica ha portato, in un momento topico, al governo del Paese una squadra di “tecnici” con tutte le conseguenze che stiamo attraversando. In Italia ormai è acclarato che il bipolarismo e ancor di più il bipartitismo sono lettera morta come è in forte crisi il sistema maggioritario. Il nostro Paese ha bisogno di una svolta vera e non di chi fa il ragionamento di togliti tu che mi metto io dal momento che la politica ultimamente è incentrata su forti personalismi. Senza una riforma elettorale seria e che vede protagonisti i cittadini e gli elettori si corre il rischio di sprofondare ancor di più nel baratro. A mio modesto parere il sistema proporzionale con soglia di sbarramento e con l’indicazione delle preferenze può rappresentare l’unica alternativa all’attuale sistema che tanti danni ha provocato alla nostra democrazia. Queste prime considerazioni, basate su indiscrezioni circa il dibattito sulla riforma elettorale vogliono essere un invito a tutti coloro che lavorano per il bene dell’Italia a tener conto di tutti i pareri e le opinioni e di fare le riforma nelle sedi istituzionale e non in altri luoghi”.

bas 06

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