Riduzione vitalizi, presentata proposta di legge

Previsti i parametri comuni a tutte le Regioni fissati dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative regionali. Lacorazza: “Ruolo attivo dell’associazione ex consiglieri nelle iniziative finanziate con il contributo di solidarietà”

Innalzamento a 65 anni dell&rsquo;et&agrave; anagrafica e almeno 5 anni di mandato svolto per la corresponsione del vitalizio (analogamente a quanto previsto per i regolamenti parlamentari), contributo di solidariet&agrave; sui vitalizi (calcolato in modo progressivo con tre aliquote) per il quinquennio 2015/2020 (in ragione dei criteri di temporaneit&agrave;, ragionevolezza e proporzionalit&agrave; invocati di recente dalla Consulta) nell&rsquo;ottica della riduzione e razionalizzazione dei costi; ulteriore riduzione del vitalizio, nello stesso periodo, nel caso in cui il beneficiario sia titolare di altro vitalizio per aver ricoperto la carica di parlamentare nazionale o europeo: sono questi i principali contenuti di una proposta di modifica della legge regionale n. 38/2002 che i componenti dell&rsquo;Ufficio di Presidenza (il presidente Lacorazza, i vicepresidenti Mollica e Galante, i consiglieri segretari Castelluccio e Polese) hanno formalizzato ieri.<br /><br />Obiettivo della proposta di legge &egrave; quello di uniformare i vitalizi attualmente erogati agli ex consiglieri ai parametri comuni a tutte le Regioni che la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative ha fissato nel mese di ottobre e che alcuni Consigli regionali hanno gi&agrave; approvato. La nuova disciplina non riguarda gli attuali consiglieri regionali (in Basilicata il vitalizio &egrave; stato abolito dal 2013) ma solo quanti percepiscono gi&agrave; il vitalizio o hanno maturato i requisiti per riceverlo a partire dalle precedenti legislature.<br /><br />Gli importi dei vitalizi sono gi&agrave; stati ridotti negli ultimi anni, in conseguenza della riduzione delle indennit&agrave; dei consiglieri regionali a cui sono parametrati.&nbsp;<br /><br />&ldquo;&Egrave; materia spinosa e complessa quella dei &#39;diritti acquisiti&#39; &ndash; afferma il presidente dell&rsquo;Assemblea Piero Lacorazza -, cos&igrave; come il ricorso al Tar su un analogo provvedimento degli ex consiglieri regionali della Lombardia evidenzia in queste ore. &Egrave; una vicenda particolare che vive sul crinale tra diritto e segnali che i cittadini chiedono alla politica. In questa incertezza la richiesta di un contributo di solidariet&agrave;, di scopo, per alcune iniziative culturali ed istituzionali promosse dal Consiglio potrebbe essere un bel segnale anche per promuovere la rivitalizzazione dell&rsquo;associazione degli ex consiglieri ed iniziative di ricerca, di studio e di promozione dell&#39;identit&agrave; dei lucani&rdquo;.<br /><br />In questo senso, come annunciato luned&igrave; scorso nella conferenza stampa dell&rsquo;Ufficio di Presidenza, Lacorazza conferma oggi l&rsquo;intenzione di utilizzare i circa 600 mila euro che, in caso di approvazione della proposta di legge, scaturiranno dall&rsquo;ulteriore taglio dei vitalizi nei prossimi cinque anni &ldquo;per sostenere iniziative culturali quali ad esempio una rivista che contribuisca a riaprire il dibattito su Mezzogiorno interno e cultura e la creazione di un archivio degli scrittori lucani teso a riscoprire pubblicazioni e storie poco conosciute per ampliare la memoria collettiva della comunit&agrave; regionale&rdquo;. Per questo Lacorazza chieder&agrave; al presidente dell&rsquo;associazione degli ex consiglieri Gabriele Di Mauro &ldquo;di partecipare a queste iniziative non solo per attingere al bagaglio di esperienza di chi ha partecipato alla costruzione della Regione Basilicata, ma anche per il contributo di qualit&agrave; che l&rsquo;associazione pu&ograve; dare alla riflessione culturale e politica tanto nella riscrittura delle regole quanto nel progetto #Lucani2019 che individua in Matera la &lsquo;locomotiva&rsquo; a cui agganciare gli altri 130 vagoni dei Comuni lucani per dare un senso alle radici e alla storia, rinnovare le regole, costruire il futuro&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br /><br />

    Condividi l'articolo su: