Con la convocazione d’urgenza del consiglio camerale si va manifestando la fretta di chiudere il più rapidamente possibile, a proprio favore, la “guerra tra schieramenti”, che – spiega in una nota Rete Imprese Italia – continuiamo a respingere perché, vogliamo ribadirlo ancora una volta, siamo interessati al programma di rilancio della Camera di Commercio di Potenza piuttosto che ad un presidente non rappresentativo di settori significativi delle pmi della provincia, quali quelle del commercio, turismo, servizi ed artigianato.
“La convocazione, a firma del consigliere anziano, rappresentante dello schieramento sinora maggioritario, è avvenuta senza alcuna consultazione, pur di carattere formale, con gli altri componenti”.
Per Rete Imprese Italia Potenza a completare il duro colpo inferto al prestigio, all’autonomia statutaria e amministrativa dell’ente camerale, a causa di quello che è solo ed esclusivamente un “atto di forza”, ci sono due aspetti tra loro strettamente intrecciati che rischiano di passare in secondo piano rispetto alla gara tra chi ha più voti (alla quale ci sottraiamo) e che invece sono lo snodo fondamentale del futuro dell’ente camerale: l’assoluta mancanza di un programma di rilancio e l’assenza di indicazioni per la riduzione delle spese.
“Per noi – evidenzia Rete imprese Italia – l’istituto camerale costituisce uno strumento importante che accompagna e sostiene le imprese italiane, dal credito ai processi di aggregazione, innovazione e internazionalizzazione. Le Camere svolgono un ruolo prezioso anche nelle fasi di crisi dell’economia, durante le quali sono particolarmente sollecitate a potenziare il volume degli interventi di promozione. Non si sottovaluti che la metà delle imprese italiane versa all’anno alla Camera di commercio meno di 100 Euro. Le Camere di commercio italiane – enti comunque presenti ovunque in Europa e nel mondo – gestiscono il Registro delle imprese telematico, unica anagrafe telematica delle attività imprenditoriali al mondo, accessibile in tempo reale e strumento di trasparenza, efficienza e tutela del mercato. E’ comunque necessario che il sistema camerale venga riformato attraverso il processo della regionalizzazione e pertanto deve avanzare una proposta, coraggiosa e a un tempo basata sull’aderenza alla realtà delle economie locali, di riforma normativa del proprio assetto”.
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