REPLICA DI GIOVANNI PETRUZZI A NICOLA BENEDETTO

“Sorprende la caduta di stile e l’acrimonia con cui il consigliere regionale Nicola Benedetto scompostamente replica ad un mio tweet domenicale, con il quale avevo ironizzato sulla sua definizione di “ragazzo capriccioso” rivolta a Roberto Speranza facendo il verso alla nota canzone di Mina “Grande, grande, grande”, da me trasformata in “Piccolo, piccolo, piccolo” per commentare l’inqualificabile affermazione di Benedetto di definire “trombati” autorevoli candidati del Partito Democratico, che ricoprono l’incarico di segretario provinciale, i quali, pur ottenendo ciascuno di essi un numero di preferenze elettorali nettamente superiore a quelle ricevute da Benedetto, sono risultati i primi dei non eletti al Consiglio Regionale sia nella circoscrizione di Potenza che di Matera.Vorrei sommessamente ricordare a Nicola Benedetto, al materiale estensore della sua dichiarazione ed ad eventuali loro “ispiratori”, che non sono il portaborse di nessuno né ho capicorrente da cui prendere ordini. Sono un uomo libero da sempre impegnato in politica con coerenza e passione, che esprime opinioni e valutazioni politiche esclusivamente farina del suo sacco e frutto delle sue convinzioni politiche. Nel mio disinteressato percorso di militanza politica ho avuto l’onore e l’onere di rappresentare per 10 anni la laboriosa comunità di Anzi e di collaborare, con orgoglio e lealtà, con il compianto Antonio Luongo, l’unica persona a cui, da sempre, ho riconosciuto autorevolezza ed intelligenza politica che hanno rappresentato un costante punto di riferimento per me. Mi dispiace per Benedetto, abituato ad una concezione padronale della militanza politica, ma non mi sento suddito di alcuno. Ho, invece, l’ambizione di rappresentare io stesso un punto di riferimento importante per tanti compagni ed amici che, come me, credono convintamente nell’insostituibile funzione del Partito Democratico in Basilicata. bas 03

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