"Non assume rilievo particolare la circostanza che Renzi visiti la Basilicata bypassando il capoluogo di regione, sebbene debba sottoscrivere il Patto per la Basilicata, ed evitando anche la Val d’Agri, teatro, di recente, di scandali o presunti tali che sembrano sfiorare finanche il governo. Conta, invece, che la Basilicata stia soffrendo una emarginazione economica e strutturale, dalla quale riemerge solo per circostanze drammatiche, quali il paventato inquinamento ambientale". Così Luciano Petrullo, portavoce Fratelli d’Italia AN Città di Potenza.
"Conta, invece, che nonostante sia la sede dello stabilimento Fca, di pozzi di estrazione di petrolio, della capitale della cultura, non abbia una strada decente, una ferrovia soltanto dignitosa, un aeroporto.
Conta, invece, che finora e per decenni, la nostra terra è stata dimenticata totalmente, salvo salvare i bilanci dello stato attraverso il suo selvaggio sfruttamento.
Che Renzi non sia venuto mai a Potenza, rimane circostanza di gran poco conto, fra l’altro, soprattutto se alla visita si fossero dovuti accoppiare slogan entusiastici di quanto sarebbe stato fatto o da fare tanto in Italia, quanto in Basilicata.
Ai Lucani, a oggi, rimane l’amaro in bocca per aver dato tanto al paese senza ottenerne davvero niente in cambio, se non in termini catastrofici. Ai lucani rimane l’amaro in bocca anche per l’indifferenza mostrata al tema del referendum dal premier Renzi che, schierandosi per l’astensione, ha dato uno schiaffo in faccia a quel 51 per cento di lucani che ha avvertito senso civico e di appartenenza o soltanto la paura del futuro per loro stessi e per i propri figli.
Un Presidente così poco sensibile a quello che sta accadendo dalle nostre parti come alle sorti della democrazia non va offerto lo sdegno per una mancata visita, ma il ringraziamento per averci evitato la sua presenza.
Evidentemente non è una questione di campanile e dispiace che personaggi della politica attuale e passata, ma in procinto di tornare alla ribalta, abbiano ridotto la questione in questi poveri termini, ma, dovendo difendere un indifendibile governo, soprattutto per quanto riguarda i lucani, non hanno altra arma che minimizzare, provando inutilmente a ridicolizzare, una questione ben più ampia che vede, nel comportamento di Renzi, una mancanza di riguardo di notevoli dimensioni. Provo a chiedere, per gioco, ma se un ipotetico patto per “Roma” si firmasse a Valmontone, sarebbe normale?"
bas 02