Rendina, verso il decreto di finanziamento

L’assessore Pepe: “Il Ministero dell’Ambiente ha emesso un decreto secondo il quale la diga del Rendina non è assoggettabile alla procedura di VIA. Ciò consente di procedere in maniera più rapida verso il decreto di finanziamento da parte del MIT di 113 milioni di euro”

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Il vicepresidente e assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Pasquale Pepe.

“Sono lieto di comunicare una notizia dalla portata storica per le aree del Lavellese e del Vulture-Melfese, che da anni attendono una risposta concreta sul fronte della gestione delle risorse idriche. Dopo un lungo lavoro istituzionale e tecnico, il Ministero dell’Ambiente ha emesso un decreto secondo il quale la diga del Rendina non è assoggettabile alla procedura di VIA, determinando l’esito positivo della valutazione di incidenza. Ciò consente di procedere in maniera più rapida e senza ulteriori ostacoli burocratici verso il decreto di finanziamento da parte del MIT e la realizzazione di questa importante infrastruttura, destinata a rappresentare un punto di svolta per l’economia agricola e per l’approvvigionamento idrico dell’area”.

Così il vicepresidente e assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Pasquale Pepe, ha commentato il decreto emesso dal MASE riguardante il progetto di “Ripristino della diga di Abate Alonia sul torrente Olivento in agro di Lavello”, proposto dal Consorzio di Bonifica della Basilicata. Il provvedimento ministeriale ha di fatto escluso la necessità di sottoporre il progetto alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per la costruzione dell’invaso, pur prevedendo il rispetto di una serie di condizioni e prescrizioni ambientali che il soggetto proponente dovrà osservare con attenzione in tutte le fasi di realizzazione dell’opera.

Il percorso verso l’attuazione del progetto prevede ora altri passaggi istituzionali. Già nel pomeriggio del 29 luglio si riunirà la Commissione “Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio” della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Si tratta di un organismo istruttorio composto dagli assessori regionali con delega alle infrastrutture, ai trasporti, alla mobilità sostenibile, alla pianificazione territoriale e al governo del territorio. La Commissione svolge un ruolo essenziale di confronto e coordinamento, fornendo indicazioni e contributi propedeutici all’adozione del testo definitivo del decreto nella Conferenza Unificata che si riunirà la mattina del 30 luglio. Si tratta della sede di raccordo istituzionale tra il Governo, i presidenti delle Regioni e i rappresentanti delle autonomie locali. Questo appuntamento costituirà il passaggio formale che consentirà di completare l’iter amministrativo e di procedere con l’approvazione definitiva del decreto, che assegnerà le risorse necessarie all’avvio concreto dell’intervento.

“A questo punto – ha aggiunto Pepe – il Ministero delle Infrastrutture potrà emettere il decreto che darà l’avvio alle procedure di realizzazione della diga del Rendina, un’opera per la quale è previsto un finanziamento pari a 113 milioni di euro. Desidero ringraziare il direttore generale e tutti i tecnici del mio Dipartimento, che in queste ultime settimane hanno lavorato senza sosta, fornendo contributi e indicazioni tecniche fondamentali per la stesura del testo definitivo del decreto. Si è trattato di un lavoro impegnativo, frutto di una stretta collaborazione tra Regione e Ministero, che oggi porta a un risultato concreto. Inoltre, ringrazio il Consorzio di Bonifica per l’attività svolta”.

“Lo avevamo detto chiaramente in Consiglio regionale – ha concluso l’assessore –: non esisteva un piano B per la popolazione di quest’area della Basilicata. C’è bisogno di una diga e c’è bisogno di acqua affinché possa finalmente svilupparsi in modo compiuto l’economia agricola. Avevamo preso un impegno solenne con i cittadini di questo territorio e oggi possiamo dire che stiamo rispettando quella promessa, avviando un percorso che condurrà, finalmente, alla realizzazione di un’infrastruttura strategica e indispensabile”.

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