Regione, Rosa: ennesimo provvedimento assistenzialista

Il consigliere regionale di Lb-Fdi: “3.442.850 di euro per tirocini extracurriculari, l’ennesima trovata del Governo regionale per elargire la solita elemosina”

&ldquo;Dopo il fallimento del reddito minimo di inserimento, mai partito, e il forfait del Governo nazionale, che si era impegnato ad approvare il decreto interministeriale che avrebbe permesso l&rsquo;impiego dei fondi destinati all&rsquo;ex Bonus idrocarburi per istituire la social card, la Giunta regionale approva l&rsquo;ennesimo provvedimento assistenzialista&rdquo;. E&rsquo; quanto sottolineato dal capogruppo consiliare di Laboratorio Basilicata &ndash; Fratelli d&rsquo;Italia, Gianni Rosa.<br /><br />&ldquo;Con la deliberazione di Giunta regionale n. 260 del 16 marzo 2016 – dice Rosa – Pittella rivoluziona, si per dire, il mondo delle politiche attive approvando niente meno che: tirocini extracurriculari finalizzati all&rsquo;inserimento/reinserimento per coloro che hanno presentato domanda per il Reddito minimo di inserimento. In pratica &ndash; aggiunge il consigliere – gli ex Copes e gli ex beneficiari degli ammortizzatori in deroga potranno svolgere dei tirocini della durata di 3 mesi, con la consueta possibilit&agrave; di proroga, dietro la corresponsione della somma di &euro; 450,00 lordi mensili. Soggetti gestori: le Province di Potenza e Matera; soggetti promotori dei tirocini: gli Enti pubblici, quindi, ad esempio, i Comuni&rdquo;.<br /><br />&ldquo;A noi ricorda tanto il progetto Copes &ndash; sostiene Rosa – fallito miseramente con un&rsquo;indagine della Corte dei Conti e della Procura che coinvolge circa un centinaio di persone. Perch&eacute;? Perch&eacute; nessuno controllava che i &lsquo;tirocinanti&rsquo; svolgessero quanto effettivamente dichiarato nei programmi. Assistenzialismo puro, come denunciato dalla Corte contabile. E assistenzialismo puro sono anche questi tirocini. L&rsquo;operazione, finanziata con i fondi Po Fse 2014-2020, avr&agrave; un costo complessivo di &euro; 3.442.850,00, di cui &euro; 2.515.350,00 finiranno ai tirocinanti, mentre &euro; 930.500,00 andranno ai soggetti promotori. La platea individuata sinora &ndash; prosegue Rosa – &egrave; di 1861 persone: 1.134 appartenenti al programma Co.P.E.S e 727 lavoratori usciti dalla mobilit&agrave; in deroga&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;inutilit&agrave; ed il fallimento di questo tipo di provvedimenti &ndash; afferma ancora Rosa – &egrave; stato conclamato di fatto negli scorsi anni. E non lo diciamo noi: nel report aggiuntivo del focus sul programma Copes si legge che tra i beneficiari si avverte: &lsquo;(&hellip;) un certo clima di rassegnazione, di remissione passiva alle previsioni delle autorit&agrave; di governo regionale, cos&igrave; come alle disposizioni date dal sindaco di turno o dagli assistenti sociali, nella convinzione della totale estemporaneit&agrave; della misura (non solo del contributo economico) al disegno di un progetto di vita professionale (&hellip;).&rsquo;; e ancora molti beneficiari hanno &lsquo;(&hellip;) chiaramente affermato di parteciparvi esclusivamente per percepire l&rsquo;assegno mensile, non lesinando completa sfiducia nelle capacit&agrave; e nella volont&agrave; della politica attuale riguardo alla soluzione dei loro problemi occupazionali (&hellip;).&rsquo;. Pittella lo avr&agrave; letto? Sapr&agrave; che questi tirocini non porteranno all&rsquo;assunzione, perch&eacute; gli Enti pubblici non potrebbero assumere nessuno, come del resto accaduto anche per il vecchio programma? Noi prendiamo atto &ndash;comunica&nbsp;Rosa – che questo Governo regionale &egrave; oramai alla deriva e non sa cosa fare per arginare il problema della povert&agrave; in Basilicata, ripropone vecchi programmi falliti, spendendo soldi senza risolvere il problema&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;incompetenza di chi ci governa &egrave; oramai sotto gli occhi di tutti. Non &egrave; che ci saremmo aspettati di meglio da chi rappresenta il &lsquo;Sistema Basilicata&rsquo;, il sistema fallimentare dell&rsquo;assistenzialismo. Forse &ndash; conclude l&rsquo;esponente di Fratelli d&rsquo;Italia &ndash; Alleanza nazionale – &egrave; il caso di iniziare a pensare ad un processo di rinnovamento di chi ci governa abbandonando chi rappresenta il &lsquo;vecchio&rsquo; modo di agire con qualcosa di nuovo&rdquo;.<br />

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