"Siamo chiamati ad interpretare lo spirito referendario e tuttavia non si può prescindere dal tema della leale collaborazione fra le istituzioni"
<p> "È giusto perseguire lo spirito referendario, interpretando al meglio il mandato ricevuto dai Consigli regionali, ma i nodi sono e resteranno politici ed istituzionali. L'obiettivo è quello di cambiare le leggi che mettono in discussione la leale collaborazione tra istituzioni della Repubblica in un campo delicato come quello della politica energetica, che con la riforma costituzionale, se dovesse essere approvata dall'eventuale referendum confermativo, passerà nella competenza esclusiva dello Stato". Così il presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza interviene nel dibattito suscitato dalla decisione dell'Ufficio centrale per il referendum della Corte di Cassazione di riesaminare i sei quesiti referendari alla luce delle novità introdotte dalla legge di stabilità, dichiarando ammissibile il sesto quesito sulle trivelle in mare".<br /> <br /> "Ci possono essere opinioni diverse sulla riforma del Titolo V – afferma Lacorazza – ma in ogni caso non si può prescindere dalla leale collaborazione tra istituzioni, così come la Basilicata ha dimostrato sulla vicenda delle risorse naturali. La sostenibilità non è un dato, o solo un dato, ma è parte di un processo democratico. Da tempo sostengo la necessità di un confronto con il Governo, ma non si riesce a capire perché ciò sia avvenuto sullo smog e non invece su un tema delicato come quello dell'energia (che tra l'altro ha anche a che fare con lo smog)".<br /> <br /> "Noi siamo chiamati ad interpretare lo spirito referendario – conclude il presidente del Consiglio regionale – e su questo tema sarà la Suprema Corte a decidere. Tuttavia, qualunque sarà la decisione, rimane il fatto che dieci Regioni e tanti cittadini hanno posto un tema rilevante per la qualità della democrazia che la politica, la buona politica lealmente deve saper affrontare se vuole davvero riavvicinarsi alle aspettative dei cittadini".<br /> <br /> <br /> <br /> <br /> </p>