“Quello che si sperava non avvenisse alla fine è avvenuto: il Consiglio dei Ministri ha ridotto da 86 a 51 il numero delle province italiane, e tra le 35 soppresse vi è anche quella di Matera”. Lo afferma il Consigliere comunale del Pdl di Matera, Fabio Mazzilli. E aggiunge: “Una triste conclusione che segue il triste cammino di queste ultime settimane, nelle quali certamente le istituzioni locali non hanno fatto tutto quanto necessario ad impedire che la nostra provincia venisse soppressa; perché, è bene che tutti sappiano, il Governo Monti (quel governo che aveva annunciato che il provvedimento non avrebbe seguito spinte e rivendicazioni locali che chiedevano deroghe) alla fine le deroghe le ha concesse! Infatti le province di Sondrio, Belluno ed Arezzo, fino a poche ore fa accomunate dallo stesso destino di Matera, alla fine la deroga l’hanno ottenuta e sono state “salvate”, come già il governo aveva fatto con La Spezia, con motivazioni del tutto opinabili e deboli di fronte al rigore promesso!
Ma c’è da interrogarsi su quanto di sbagliato si è fatto a livello locale nelle ultime settimane: lo scontro aperto tra le due città, Matera e Potenza, ricorda, purtroppo la triste vicenda dei 4 capponi di Renzo, che “s’ingegnavano a beccarsi l’uno con l’altro, come accade troppo sovente tra compagni di sventura”. E così questa posizione frammentata ha senza alcun dubbio indebolito i tentativi dei parlamentari lucani di difendere la nostra provincia; l’essersi presentati a Roma a combattere una difficile battaglia con posizioni così diverse tra loro ha impedito di ottenere deroghe che altri, invece, hanno ottenuto. E di questo crediamo che in molti dovranno rendere conto ai cittadini, non solo della nostra provincia, bensì dell’intera regione, perché è mia (e non solo mia …) convinzione che quanto avvenuto spianerà la strada allo smembramento dell’intero territorio regionale.
Qualcuno potrà dire che non tutto è ancora perduto, che il parlamento dovrà convertire il Decreto Legge entro 60 giorni dalla sua pubblicazione: forse. Ma, a meno di clamorose novità, oggi il destino della nostra provincia, e quindi della nostra regione, è stato, purtroppo, tracciato, e crediamo che da oggi si moltiplicheranno le spinte di tanti cittadini materani che chiedono con forza di essere direttamente protagonisti del futuro del nostro territorio, tramite l’istituto del referendum, possibilità, questa, che lo scorso Consiglio Comunale di Matera ha già previsto, in quanto è nostro preciso dovere ascoltare la voce e rispettare la volontà popolare, come lo stesso Sindaco Adduce ha ricordato alcuni giorni fa, con buona pace – conclude Mazzilli – di quanti credevano che questa fosse solo una irresponsabile minaccia”.