"Nonostante non ci sia stata una trattativa vera con Poste Italiane, in quanto Poste Italiane ha disertato agli incontri con i sindaci, i sindacati, i comitati e le istituzioni ai vari livelli, apprendiamo in queste ore il provvedimento del Tar che impone di ripristinare l’apertura a giorni alterni degli uffici postali di Avigliano Scalo (Comune di Potenza), di Possidente (Comune di Avigliano) e di Sant’Antonio Casalini (Comune di Bella); ovviamente provvedimento assolutamente condivisibile e che i cittadini sicuramente attendevano". Lo dichiara il capogruppo provinciale di Sel Ivan Vito Santoro.
"Hanno fatto bene, pertanto i Comuni interessati a ricorrere al Tar manifestando così anche la richiesta dei Comitati spontanei che sostenevano da sempre tale posizione. Spero – continua Santoro – che la politica trovi la “giusta strada” per intraprendere un confronto vero con Poste Italiane (che non può unilateralmente approvare un piano di “razionalizzazione” degli uffici postali spogliando i territori ed interrompendo l’erogazione dei servizi pubblici fondamentali primari)".
"Bisogna che le istituzioni – sottolinea Santoro – in attesa del giudizio di merito, compiano ogni sforzo, soprattutto alla luce del presente provvedimento, per rivendicare nei confronti di Poste Italiane (società di intera proprietà pubblica) il rispetto di regole chiare, certe e condivise che sicuramente garantiscano la tenuta dei servizi pubblici e il riconoscimento di diritti di cittadinanza delle popolazioni che vivono nelle aree dell’interno i piccoli borghi".
"Continuerò a vigilare – conclude il capogruppo – insieme agli altri consiglieri della Provincia di Potenza affinché siano mantenuti i presidi di Poste Italiane in queste realtà territoriali".
BAS 05