"Il Piano strutturale provinciale approvato oggi dal Consiglio provinciale di Potenza si modella nei territori secondo le proprie specifiche caratteristiche diventando strumento condiviso e non certo calato dall’alto, come testimonia la lunga gestazione contrassegnata positivamente dal confronto e dagli incontri comprensoriali”.
E’ il commento del consigliere Vittorio Prinzi (Idv) che sottolinea, inoltre, “l’impegno tecnico degli uffici per la stesura di quattro Carte della pericolosità e del rischio alluvioni rispettivamente per il Lagonegrese-Pollino, Potentino-sistema urbano di Potenza, Vulture-Alto Bradano e Val d’Agri che rappresentano uno strumento essenziale di prevenzione del diffuso dissesto del suolo al pari delle mappe dei fenomeni franosi e della tavola dedicata alla capacità d’uso dei suoli. La regione Basilicata tra il 1956 e il 2010 (dati Ispra, 2013) – evidenzia ancora Prinzi – ha perso tra i 285 kmq e i 1.500 kmq che sono stati sottratti ad attività agricole e ad ambiente e paesaggio agrario e pertanto destinati alla “cementificazione”, secondo il cosiddetto fenomeno del “consumo del suolo. In media, la stima del consumo di suolo pro-capite da noi è intorno ai 300 mq/abitante. Un prezzo troppo alto”.
“Il Piano Strutturale Provinciale – conclude Prinzi – è una risposta all’esigenza di pianificazione, indispensabile per lo sviluppo di un territorio. Infatti, in vista anche dei fondi europei 2014-2020 è uno strumento di lettura dei bisogni e al tempo stesso di governo delle scelte e non solo da un punto di vista urbanistico".