“Il piano di dimensionamento scolastico contiene importanti scelte che si collocano all'interno di una nuova strategia di offerta formativa, per garantire più opportunità, più stabilità e più sostenibilità. Rispetto alla sostenibilità abbiamo operato, con una scelta di grande responsabilità e coesione, per dimensionare gli istituti scolastici nei comuni più grandi, con l’intento di tutelare i territori più fragili e marginali. Con qualche ulteriore sforzo di sintesi, poi, è possibile dare al sistema una stabilità pluriennale nel rispetto di parametri che per il nostro territorio avrebbero potuto comportare un traumatico esito”.
Lo ha dichiarato il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza nel corso della seduta odierna del consiglio provinciale.
“La strategia del piano, alla cui base c’è l’intesa di procedere al dimensionamento delle istituzioni scolastiche regionali secondo un’ipotesi di gradualità nel triennio 2012/2015, mira – ha aggiunto l’assessore alla Pubblica Istruzione Rosaria Vicino – ad una rimodulazione efficace degli indirizzi delle scuole superiori, ispirandosi al modello realizzato nel Vulture -Alto Bradano e dunque alla cittadella dei saperi di Melfi. Il piano si fonda sul presupposto di scelte di lungo respiro, tenendo conto delle vocazioni territoriali e si inserisce in un programma più complessivo di riorganizzazione e innovazione della filiera dell'istruzione, della formazione e delle politiche del lavoro, anche attraverso lo strumento dei "Patti formativi locali", la cui partenza avverrà nel 2012, con l'obiettivo di pianificare l’offerta formativa e rafforzarne la qualità, legandola alle specificità del territorio e alle principali traiettorie di sviluppo (energia, turismo, tutela del territorio, agricoltura, cultura, Ict) grazie ad una concertazione con le parti sociali ed economiche, con il mondo della scuola e della ricerca e con le istituzioni locali”.
Dentro questa filiera gli IeFP (Istruzione e Formazione professionale) rappresentano un anello importante nel sistema pubblico degli istituti professionali, essendo il primo esempio di percorsi triennali di qualifica, con 198 ore all’interno degli istituti professionali. A ciò si agganciano anche le attività di orientamento scolastico, alle professioni, all’istruzione superiore e al lavoro, portata avanti grazie ad un’intensa collaborazione tra Apofil e istituzioni scolastiche e che ha interessato su tutto il territorio provinciale 1.300 studenti. Sempre nello snodo tra istruzione, formazione professionale e lavoro si inserisce poi, oltre alla formazione continua orientata nelle imprese sempre più in forte raccordo con i tematismi dei PFL,
il cosiddetto salva precari , ovvero un’offerta formativa integrativa negli istituti di istruzione media inferiore e superiore, finalizzata al recupero delle competenze per gli allievi e ad impegnare personale docente precario per 14.000 ore. Salva precari che quest’anno si è provato a costruire con metodi innovativi e la cui partenza l’amministrazione provinciale intende anticipare rispetto allo scorso anno, dal momento che ieri si è concluso il tavolo tecnico che ha dato il via libera alle linee di indirizzo del bando.
Altro perno del nuovo modello di scuola proposto dalla Provincia sono gli investimenti in edilizia scolastica come il programma “scuola ecologica in scuola sicura”, che per un importo complessivo di 60 milioni di euro garantisce sicurezza e sostenibilità alle scuole ed è stato premiato da Legambiente nazionale come “miglior buona pratica 2011”. Un’attenzione particolare viene riservata anche alla disabilità, con risorse investite sulle scuole, per abbattere le barriere architettoniche, con fondi destinati ai Progetti educativi individualizzati e al trasporto scolastico, con l’avviamento al lavoro dei disabili, e ancora con la programmazione degli interventi all’interno dei progetti Pois, finalizzati a rendere le palestre maggiormente confortevoli per tutti gli studenti, ma con specifiche azioni per la disabilità. (r.s.)
BAS 05