Prov. Pz, approvate modifiche Statuti Provincia e Cde

Sono state approvate all'unanimità, nel corso della seduta di Consiglio provinciale di oggi, le modifiche dello Statuto per la rappresentanza in giudizio dell'Ente e quello del Centro di drammaturgia europeo (Cde).
In particolare, con le modifiche allo Statuto della Provincia di Potenza, si è deciso di affidare la rappresentanza dell'Ente in giudizio in capo ad unico soggetto, nella persona del presidente della Giunta o di un suo delegato, sia per le controversie di rilievo gestionale sia per quelle di rilievo istituzionale.
"Le modifiche allo Statuto del Cde, organismo di produzione, formazione teatrale e promozione tesa alla valorizzazione del patrimonio storico-naturalistico – ha spiegato l'assessore alla Cultura Francesco Pietrantuono – hanno l'obiettivo di ridefinire in termini di razionalizzazione e riassetto del settore teatrale il ruolo del Centro di drammaturgia europeo. Tra le principali novità, si è deciso di sostenere l'attività del Cde mediante il supporto operativo e amministrativo dell'Ufficio Cultura della Provincia. Sempre nell'ottica della razionalizzazione dei costi, ci si avvarrà del collegio dei revisori della Provincia di Potenza. E ancora, siamo convinti che il Cde, in particolare nelle funzioni di sostegno alla produzione, che in una regione dai piccoli numeri deve essere necessariamente pubblico, prova a mettere in campo maggiori capacità progettuali, attraverso il possibile contributo di professionalità esterne per quanto riguarda la direzione artistica. In tempi di difficoltà economica, le buone capacità si devono valutare nella possibilità di reperire risorse esterne, come è già avvenuto per il progetto Basilicata Factory, nell'ambito della misura del Ministero della Gioventù Azione Province Giovani".
Inoltre, si è discusso di due interrogazioni, l'una presentata dal capogruppo Biagio Costanzo (Fdc) sui servizi di pulizia degli immobili di proprietà della Provincia; l'altra, presentata dal capogruppo Aurelio Pace (Gruppo misto) sulla "inoperosità e mancata attribuzione delle mansioni di un dirigente dell'ente provinciale".
Con la prima interrogazione, il capogruppo Costanzo ha chiesto di conoscere "quali siano gli elementi di censimento mensile e di verifica per l'esercizio dell'attività di controllo che l'amministrazione intende predisporre affinché emerga chiara, prima del pagamento dovuto all'impresa appaltatrice, la corrispondenza di rapporto fra le ore di manodopera definite sia in offerta sia contrattualmente e le corrispondenti ore di manodopera effettivamente prestate. Inoltre, si vuole sapere – ha aggiunto Costanzo – quali siano gli elementi di censimento mensile per la verifica della qualità delle prestazioni ricevute anche in relazione all'effettivo promesso impiego di macchinari altamente tecnologici".
Nella sua risposta il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, ringraziando il consigliere Costanzo per la sollecitazione pervenuta, ha spiegato che "gli uffici dell'Ente si sono attivati per ottenere l'elenco nominativo degli addetti, il loro livello contrattuale e un apposito registro delle presenze, per verificare il rapporto reale tra addetti e ore lavorate. In più – ha aggiunto Lacorazza – è stato predisposto, da parte del dirigente dell'ufficio, un gruppo di lavoro individuato tra il personale interno all'Amministrazione, cui affidare compiti di verifica e controllo sulla regolarità del servizio nel rispetto degli obblighi contrattuali. A tal proposito, nei prossimi giorni, agli stessi addetti alle pulizie saranno consegnati dei badge di riconoscimento per la registrazione delle timbrature, al fine di constatare le ore lavorate e il raggiungimento degli obiettivi innovativi previsti dal contratto. Una verifica – ha detto ancora il presidente – utile al pagamento delle fatture".
Con la seconda interrogazione, il capogruppo Pace ha chiesto spiegazioni riguardanti la mancanza di funzioni e la conseguente inoperosità del dirigente Francesco Giuseppe Fortunato, ricordando "il conseguente giudizio presso il Tribunale di Potenza, sezione lavoro, con il quale la Provincia è soccombente e nel quale si condanna la stessa ad assegnare all'ingegner Fortunato le mansioni corrispondenti al suo profilo professionale. A ciò – ha aggiunto Pace – si aggiunge la condanna della Provincia alla rifusione delle spese di giudizio e legali per un importo riconducibile ad un danno erariale, per l'assoluta infondatezza delle ragioni a supporto dell'Ente provinciale".
Nella replica il presidente Lacorazza ha spiegato come "l'interrogazione prenda spunto da una sentenza del Tribunale di Potenza, riferendosi tuttavia al periodo ottobre 2004-febbraio 2008, durante il quale è stata accertata la forzosa inattività dell'ingegner Fortunato e ha condannato l'Ente ad assegnargli delle mansioni corrispondenti al suo profilo professionale. È stata rigettata, invece, la domanda risarcitoria riguardante il danno esistenziale e biologico. L'avvocatura provinciale – ha continuato il presidente – proporrà comunque appello, ritenendo che il giudice non abbia ben motivato la sua decisione. Bisogna sottolineare che i fatti riportati nella sentenza si riferiscono ad un periodo precedente rispetto all'attuale amministrazione e che dunque non hanno nulla a che vedere con il concorso per dirigenti, peraltro attualmente sospeso a causa della spending review. Riguardo alle mansioni attuali dell'ingegner Fortunato, è bene precisare che è stato nominato coordinatore sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e responsabile dell'Osservatorio provinciale sulla realizzazione delle opere pubbliche. Un ruolo importante, affidato all'ingegner Fortunato proprio per la sua esperienza e capacità, doti mostrate ampiamente proprio con l'indicazione di indirizzi correttivi che hanno consentito l'efficace raggiungimento degli obiettivi prefissati dal tavolo permanente e che hanno riscosso l'apprezzamento delle parti sociali e dell'opinione pubblica. Possiamo dunque asserire – ha concluso Lacorazza – che dal 2010 al 2012 Fortunato è stato destinatario di obiettivi specifici, a riprova che non ci sono stati, da parte di questa amministrazione, alcun demansionamento, né situazioni di inoperosità".
Infine, è stata data comunicazione di un prelevamento dal fondo di riserva esercizio finanziario 2012 pari a circa 60 mila euro, con un residuo ulteriore sul fondo stesso di 150 mila euro.

r.a.-bas 08

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