Sono stati ascoltati il dirigente generale Gianni Bochicchio e la direttrice amministrativa Cristiana Mecca. Audito anche Giovanni Imbrogno, delegato Ant, sulla gara d’appalto dell’Asp per l’assistenza domiciliare
La quarta Commissione consiliare permanente presieduta da Luigi Bradascio (Pp) ha approfondito, ieri pomeriggio, la questione legata alla mancata attuazione di quanto previsto dall’art.5, comma 2 della Legge regionale n.55/2015 “Disposizioni in materia di contratti di lavoro, di orientamento, formazione e in materia di scadenza normative” con le quali si prevede la proroga dei contratti di lavoro subordinato fino al 30 dicembre 2016. Sono stati auditi, su richiesta dei consiglieri Giuzio (Pd) e Romaniello (Gm), il dirigente generale Gianni Bochicchio e la direttrice amministrativa Cristiana Mecca dell’Asp.<br /><br />“L' azienda sanitaria ha pienamente rispettato il dettato normativo della Regione Basilicata per la parte in cui poteva rispettarlo”. Così ha esordito la direttrice amministrativa Cristiana Mecca spiegando che “sono stati prorogati senza soluzione di continuità ventisei lavoratori (ruolo amministrativo, categorie protette) che avevano iniziato un percorso con l'azienda come tirocinio formativo. Nove i lavoratori, invece, che non sono stati ricompresi nella proroga. Questi ultimi avevano già maturato ventiquattro mesi a titolo di tirocinio formativo, trentasei mesi a titolo di tempo determinato e tredici mesi a titolo di proroga assistita”. La direttrice amministrativa nell’evidenziare “aspetti di legittimità nei procedimenti” ha, poi, fatto riferimento al D.Lgs. n.81/2015 secondo il quale “fermo restando la durata massima del rapporto di 36 mesi, è possibile stipulare un ulteriore contratto a tempo determinato della durata massima di dodici mesi presso la direzione territoriale del lavoro competente per territorio”.<br /><br />I consiglieri Romaniello e Giuzio, intervenendo in merito, hanno ribadito la loro opinione secondo la quale “l’Asp è obbligata a dare corso alla legge regionale n.55/2015” e hanno fatto riferimento a una nota della Regione Basilicata inviata all’Azienda sanitaria, a firma del dirigente generale Vito Marsico, con la quale si spiegava che “la normativa emanata dalla Regione Basilicata ha inteso disporre la proroga di tutti i contratti in essere alla data del 30 dicembre 2015 stanziando allo scopo le risorse necessarie con la propria legge di stabilità. L’eventuale iniziativa dell’Asp volta a mantenere in vita i contratti, anche attraverso il ripristino dei rapporti interrotti, si porrebbe come atto esecutivo di una disposizione di legge, ancorché regionale, che mantiene la sua forza precettiva fino alla sua abrogazione o alla eventuale censura da parte degli organi competenti ”. Il dirigente generale Gianni Bochicchio, al termine dell’audizione, nel dirsi dispiaciuto per la situazione dei nove lavoratori ha precisato che chiederà formalmente ai suoi uffici il parere scritto sulla possibilità di proroga dei contratti. “Non intendo, però – ha aggiunto – assumere atti che non abbiano il parere positivo degli uffici”. Sono intervenuti nel dibattito anche i consiglieri Rosa (Lb-Fdi), Galante (Ri) e Leggieri (M5s). Il presidente Bradascio, al termine del confronto, ha disposto di approfondire ulteriormente la questione nelle prossime riunioni dopo aver acquisito il parere formale dell’Asp al riguardo.<br /><br />Successivamente l’organismo consiliare ha audito il delegato dell’Ant, Giovanni Imbrogno, sulla gara d’appalto dell’Asp per l’assistenza domiciliare. “Tutto nasce da un bando che regola la gara d'appalto per l'affidamento del servizio di assistenza domiciliare sanitaria, farmacologica, infermieristica, riabilitativa, medico e psicologica. Una gara – ha spiegato Imbrogno – alla quale abbiamo deciso di non partecipare perché troppo ampia e generalista, riferita alle cure domiciliari a varie tipologie di pazienti (anziani, disabili, ecc.), non solo all’assistenza ai malati di tumore in fase avanzatissima. La normativa che regolamenta le cure palliative nel nostro Paese, stabilisce che le Onlus sono uno strumento prezioso al fianco del settore pubblico nel garantire le cure ai pazienti affetti da malattie inguaribili e ai loro famigliari. La storia di Ant in Basilicata inizia nel 2002 quando la Regione, riconoscendo l’alto valore e l’esperienza della nostra Fondazione, ha sottoscritto un protocollo d’intesa oneroso che ci ha aiutato a sostenere i costi per portare le cure palliative domiciliari nel territorio e assistere 3.900 persone fino a oggi. Il mancato rinnovo della convenzione da parte della Azienda sanitaria di Potenza riduce una parte fondamentale delle risorse economiche che ci hanno permesso di fornire cure palliative a domicilio a 402 malati di tumore nel solo 2015, grazie alla nostra équipe multidisciplinare composta da 3 medici, 2 infermieri e 1 psicologo presente a Potenza e 2 medici, 2 infermieri e 1 psicologo a Villa D’Agri”. Imbrogno rivolgendosi ai commissari presenti ha chiesto di “aiutarci a non disperdere questa importante realtà che con i suoi volontari offre anche assistenza psicologica prendendo in carico oltre ai pazienti anche le famiglie. Trentaseimila cittadini – ha aggiunto – hanno sottoscritto una petizione con la quale chiediamo all’Asp di avvalersi dell’opzione, prevista nel bando di concorso, di convenzionare le Onlus a supporto delle cure palliative domiciliari ai sofferenti di tumore.”<br /><br />Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Romaniello (Gm), Santarsiero (Pd), Galante (Ri) e Leggieri (M5s) i quali nel riconoscere l’alto valore dell’Ant, “una realtà storica che opera sul territorio e molto amata dai cittadini”, hanno auspicato che “l’Onlus possa continuare a prestare la sua azione anche in futuro”. Il presidente Bradascio, al termine del confronto, ha predisposto l’audizione del direttore generale dell’Asp Bochicchio al fine di trovare una soluzione alla problematica posta dai rappresentanti dell’Ant per “non dissolvere l’importante patrimonio messo a disposizione in questi anni dal volontariato di Basilicata”.<br /><br />Successivamente l’organismo consiliare ha preso atto della nota della Commissione regionale Lucani nel mondo con cui si chiede il rinnovo dell’iscrizione all’Albo regionale delle federazioni e delle associazioni dei Lucani nel mondo dell’Associazione lucana del Paysandù in Uruguay.<br /><br />L’esame della proposta di legge “Istituzione del servizio di psicologia scolastica” è stata rinviata alla prossima seduta per consentire ai commissari l’analisi degli emendamenti presentati ieri dal consigliere Polese (Pd).<br /><br />Erano presenti ai lavori oltre al presidente Bradascio (Pp), i consiglieri Spada , Miranda Castelgrande, Giuzio, Cifarelli e Santarsiero (Pd), Pietrantuono (Psi), Benedetto (Cd), Rosa (Lb-Fdi), Romaniello (Gm), Napoli (Pdl-Fi), Leggieri (M5s) e Galante (Ri).<br />