“La federazione dei lavoratori edili della Uil riapre un’antica ferita che attende ancora di essere rimarginata: come garantire il lavoro ai lucani dalle attività petrolifere. Se con il Contratto di Sito per Viggiano siamo corsi ai ripari per quanto riguarda le imprese che si occupano di ricerca, estrazione e dunque di commesse di lavoro e servizi da parte dell’Eni, probabilmente dobbiamo immaginare uno strumento analogo per i lavoratori del comparto costruzioni e l’individuazione di un sistema che dia priorità agli operai edili lucani disoccupati”. Lo sostiene il consigliere provinciale e dirigente regionale di Idv Vittorio Prinzi.
“Purtroppo – aggiunge – scontiamo l’eccessiva frantumazione delle attività legate alla filiera petrolifera, nel senso che i lavori più specificatamente di costruzione sono slegati completamente a quelli di ricerca-estrazione del greggio. Questo accade – dice Prinzi – perché la proposta di costituzione del Distretto energetico lucano, comprendente i due comprensori del petrolio – Val d’Agri e Sauro – non è mai decollata. Si pensi invece all’opportunità del Distretto per monitorare tutta l’occupazione sia edile che del comparto petrolifero e per offrire all’imprenditoria locale, che continua ad essere penalizzata dai mega-appalti, di programmare, soprattutto con Associazioni temporanee di imprese e consorzi, strategia aziendale ed investimenti. Inoltre, il Distretto per gli operai edili è stato ideato per ampliare l’orizzonte delle occasioni di lavoro, non limitandosi solo agli idrocarburi ma allargando l’attenzione alle energie alternative (eolico, solare, idro-elettrico, biomasse) che possono dare nuovo lavoro a persone che, come evidenzia la Uil, hanno acquisito negli anni un buon livello di professionalità. E se ci fosse bisogno di ulteriore formazione e qualificazione ci sono le Scuole Edili come l’Efmea ai quali l’Apofil può fornire adeguata assistenza e collaborazione. L’obiettivo centrale – conclude Prinzi – è quello di guardare al petrolio come strumento di occupazione e di sviluppo a 360 gradi, ‘sfruttando’ tutte le opportunità dirette ed indirette, per offrire una prospettiva ai giovani e a quanti hanno perso il lavoro per la crisi che coinvolge duramente, come segnala il sindacato, anche il comparto edile”.
bas 07