"I risultati delle primarie del centro sinistra confermano quelle che erano le aspettative della vigilia: Vendola non sfonda e prende una percentuale simile a quella di Bertinotti ai tempi dell'Unione. Questo significa che la sinistra, all'interno della coalizione, rischia seriamente di non contare granché".
E' il commento del Circolo Rifondazione Comunista Matera, Rosa Luxemburg.
"Quel che appare sempre più probabile – è scritto in una nota – è la continuità con le politiche del Governo Monti, espressione dei potentati economici e finanziari europei, che utilizza la crisi per smantellare ciò che rimane delle conquiste faticosamente raggiunte in passato dai lavoratori e dalle lavoratrici, generando recessione e disoccupazione di massa e tutelando, al contrario, gli interessi e i privilegi dei potenti e della caste".
A parere di Rifondazione comunista, "questo Governo è sostenuto dalla quasi totalità dei partiti presenti in Parlamento, partendo dal Pd ed arrivando al Pdl, ed ha preso provvedimenti gravissimi come la 'riforma' delle pensioni, la manomissione dell'articolo 18, tagli alla scuola e allo stato sociale, vendita del patrimonio pubblico, smantellamento del contratto nazionale di lavoro, introduzione del pareggio di bilancio nella Costituzione. Come se non bastasse c'è stata, senza che nessuno ne abbia parlato più di tanto, l'approvazione del fiscal compact che per l'Italia significherà tagli di 45 milardi di euro all'anno per i prossimi vent'anni; in altre parole sarà macelleria sociale. E nonostante tutto questo la carta d'intenti sottoscritta dai candidati/e alle primarie del centro-sinistra conferma questa linea politica, sebbene con delle sfumature e distinguo".
"La strada che ha intrapreso questo Governo – conclude Rifondazione – non è la soluzione ai problemi ma porterà (come già sta facendo) all'aggravamento della crisi. Di fronte a questa situazione crediamo sia necessario chiedere alla sinistra di unirsi per la costruzione di un progetto alternativo che privilegi la redistribuzione (della ricchezza, del lavoro, del potere) anziché i tagli, che stanno mettendo nei guai le categorie sociali più deboli: studenti, lavoratori, diversamente abili, ammalati e l'elenco potrebbe ancora continuare".
bas 07