“La Basilicata con un patrimonio artistico-culturale che lascia il segno rivelando uno scrigno di tesori di assoluto interesse”. Così stamattina, nella sala A del Consiglio regionale, è stato presentato il volume” Arte del Novecento in Basilicata- Da Joseph Stella a Giacinto Cerone” , una guida turistico-culturale della collana “Basilicata in tasca” edito dall’Agenzia regionale di promozione Turistica.
Gli interventi del direttore dell’Apt Gianpiero Perri, del professore e critico d’arte Giuseppe Appella e del giornalista Rai Mario Trufelli , sono stati moderati dal giornalista Mimmo Sammartino.
Il volume è stato curato dal critico d’arte Giuseppe Appella di Castronuovo Sant’Andrea che ha colto l’occasione per sottolineare la vivacità dell’estro di grandi artisti, menzionati nel libro, che hanno avuto la possibilità di esprimersi in Basilicata, da Joseph Stella a Giacinto Cerone, passando per Levi, Cafarelli, Falciano, Masini.
Un libro che è un percorso della storia del Novecento lucano e di quanti hanno senato le fasi più creative delle ricerche espressive del secolo passato.
Una regione meridionale, svelata, nel volumetto, attraverso il linguaggio delle arti figurative con la presenza di personaggi di spicco che si sono interfacciati con altrettante figure di spessore interazionale: Joseph Stella di Muro Lucano che alla volta di New York, nei primi del Novecento, interloquisce con Marinetti, Balla Boccioni e Duchamp . data che intreccia invece la morte di Giacomo Cerone a Roma.
Il tutto a dispetto del ritardato sviluppo e della divisione dell’Italia in antistoriche contrapposizioni Nord-Sud.
Tra Stella e Cerone si muovono i corregionali il cui percorso segna la vicenda esistenziale e creativa dell’arte lucana che dall’Ottocento di Marinelli, Tedesco, Di Chirico, petroni e Viggiani approda a un sentimento più moderno rivelando tesori e risorse artistiche del tutto sconosciute.
“La Basilicata, insomma, non vuoto contenitore ma interessante cenacolo di pittori, filosofi, sociologi, fotografi che hanno avuto modo di apprezzarla nell’immediato dopoguerra”, come ha ricordato Trufelli.
Levi, Guerricchio, Ortega, Cartier-Brésson che hanno trascorso e apprezzato del tempo soprattutto nell’entroterra materano senza oscurare la vivacità artistica che negli stessi anni fioriva anche nel potentino.
Durante la presentazione i riflettori sono stati puntati sul Mig il Museo Internazionale di Grafica, biblioteca comunale e Museo Internazionale del Presepio, di Castronuovo Sant’Andrea, a riprova della vivacità culturale di molti paesi lucani.
Un polo museale di tutto rispetto che, dalla sua nascita nel 2011, ad oggi, è un fulcro di identità e soggettività e che, oltre ad aver ospitato mostre di artisti memorabili e internazionali ( Degas, Renoir, Matisse, Picasso, Boccioni) è una fucina per quelli emergenti e che si appresta ad essere, per il grande appuntamento del 2019, un Polo museale di prima qualità.
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