Premio Paolo VI conferito ad Aurelio Pace

Il consigliere regionale del Gruppo misto ritirerà il riconoscimento sabato prossimo a Lecce. "È stata grande sia la sorpresa che la gioia per questo importante riconoscimento”

Il consigliere regionale del Gruppo misto ricever&agrave; un riconoscimento per il suo impegno sociale sabato 17 dicembre, alle ore 19,00 in una cerimonia che si terr&agrave; a Lecce presso l&rsquo;antico e monumentale Teatro G. Paisiello&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; lo stesso consigliere a darne notizia precisando che &ldquo;si tratta del Premio speciale per i diritti umani &lsquo;Paolo VI&rsquo; il Papa dell&rsquo;umanit&agrave;, un premio speciale che si inquadra nella pi&ugrave; ampia manifestazione della consegna dei Premi internazionali d&rsquo;arte Beato Angelico, che vuole dar giusto risalto e vetrina, proprio attraverso tale premio, a coloro che si sono spesi per il proprio impegno di tipo sociale, nella propria vita, nella professione, nel mondo delle arti, della scienza e della cultura&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nei giorni scorsi &ndash; dice Pace – &egrave; giunta alla mia segreteria la notifica segnalazione da parte dell&rsquo;apposita Commissione per la valutazione delle candidature del premio che mi conferiva il prestigioso premio Paolo VI ed &egrave; chiaro che &egrave; stata grande sia la sorpresa che la gioia per tale riconoscimento assegnatomi e che ritirer&ograve; a Lecce il prossimo sabato, ma soprattutto il valore che tale premio ha, a livello nazionale ed internazionale, in considerazione del fatto che &egrave; associato, e porta il nome, di un grandissimo Papa come Paolo VI che tanto ha inciso, con la sua figura e la sua opera, nella religione ma anche nella vita sociale e politica del suo tempo, in tutta la nostra penisola e nei rapporti, sempre improntati alla pacatezza oltre che al dialogo tra i popoli della intera umanit&agrave;, lungo tutto il suo pontificato illuminato ed universalmente riconosciuto, oggi come allora, anche per il suo impegno per concretizzare il Vaticano II&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Poi &ndash; continua – dopo aver preso parte e relazionato al recente convegno sulla figura e l&rsquo;opera di Aldo Moro che si &egrave; svolto ad Atella nel centenario dello statista scomparso per mano omicida delle brigate rosse, mi &egrave; sembrato trattarsi di un segno divino, l&rsquo; attribuzione di tale premio per l&rsquo;impegno sociale nel mio essere, nella politica e nei rapporti della mia vita, visto proprio il fatto che, lo stesso Moro e Papa Paolo VI, sono stati uniti proprio nel rispetto dell&rsquo;altro, della persona ed anche della dignit&agrave; umana nel loro agire, e per me, da sempre, sono punti di riferimento per il loro alto valore, per appunto l&rsquo;impegno sociale di entrambi, per la forte carica umana e spirituale che ha unito i due creando una importante forza propulsiva, in quel tempo, nel binomio chiesa e politica&rdquo;.<br /><br />&ldquo;E&rsquo; un premio &ndash; conclude Pace – che mi impegna ancora di pi&ugrave;, nella vita di tutti i giorni e nel mio far politica, per esserne degno e per poter sempre avere, come punti fermi, proprio Aldo Moro e Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini, Papa Paolo VI, due che hanno dato il meglio di s&egrave; proprio perch&eacute; ispirati dall&rsquo;Altissimo, nel loro operare, dalla fede incrollabile e dalla voglia di impegnarsi sempre per il prossimo con un proficuo, attento, continuo impegno sociale&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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