Povertà, Napoli: interessato l’intero territorio regionale

Per il consigliere regionale del Pdl che fa anche riferimento ai dati Report Istat “la povertà è un disagio sociale non più sottovalutabile ed esorcizzabile”

&ldquo;L&rsquo;aumento delle famiglie lucane povere che, secondo il Report Istat sono il 24,5 per cento del totale e il doppio della percentuale media nazionale, non si pu&ograve; n&eacute; sottovalutare e n&eacute; esorcizzare&rdquo;. E&rsquo; il commento del capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Michele Napoli.&nbsp;&ldquo;Serve a poco differenziare statisticamente il dato tra povert&agrave; relativa e povert&agrave; assoluta. Il disagio sociale &ndash; continua &ndash; &egrave; esteso sull&rsquo;intero territorio regionale con pi&ugrave; drammaticit&agrave; nei centri minori e di montagna e tra tutte le categorie, dai pensionati, ai pubblici dipendenti con figli minori a carico. L&rsquo; incubo di non riuscire a garantire alla propria famiglia persino spese necessarie coinvolge da tempo il ceto medio&rdquo;.&nbsp;<br /><br />Secondo il capogruppo Pdl &ldquo;le politiche sinora attuate dal Governo regionale per la riemersione dall&rsquo;emergenza sociale, tutte improntate sull&rsquo;assistenzialismo, sono bocciate dalla realt&agrave; del rapporto al punto che la povert&agrave; assoluta aumenta tra gli impiegati e tra le famiglie dove i redditi da lavoro si associano a redditi da pensione. Il Programma COPES (Cittadinanza Solidale) che si ripete da qualche anno risulta ancor pi&ugrave; inefficace perch&eacute; le occasioni ed opportunit&agrave; di impiego o, comunque, di reddito per le 2.200 persone a reddito zero ammesse al Programma sono state quasi del tutto inesistenti. Da questa Basilicata che &egrave; la Basilicata che non ce la fa a sopravvivere bisogna ripartire per costruire un nuovo modello di sviluppo e crescita civile e sociale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Su questa missione &ndash; aggiunge Napoli – dovrebbe concentrarsi il Governo, lasciando da parte le polemiche di questi giorni che ai cittadini interessano poco o nulla. Siamo fra gli 8 Paesi economicamente pi&ugrave; avanzati al mondo e, quindi, a maggior ragione, non possiamo permetterci che tante famiglie restino indietro e soffrano la crisi a tal punto da scendere sotto la soglia di povert&agrave;: &egrave;, per tutti noi, un obbligo morale prima ancora che politico aiutarle. Bisogna adoperarsi per far ripartire l&rsquo;economia e l&rsquo;occupazione nel nostro Paese con una attenzione particolare l&igrave; dove i problemi sono maggiori, ossia nel Mezzogiorno&rdquo;.<br /><br />&nbsp;&nbsp;

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