Il 23 maggio non è una data qualunque. È una ferita che continua a bruciare, un ricordo che unisce, un impegno che si rinnova. A 33 anni dalla Strage di Capaci, il Presidio Libera Potenza “Elisa Claps e Francesco Tammone” ha organizzato un momento di profonda riflessione e partecipazione, che si terrà venerdì 23 maggio 2025 alle ore 10:30 presso il Presidio Legalità in via Sinni, sn – Potenza.
Un ricordo collettivo di chi ha pagato con la vita il coraggio di sfidare la mafia: il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, e gli agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Non solo nomi, ma volti, storie, sogni spezzati che ancora oggi parlano alle nostre coscienze.
Sarà un’occasione per guardarli negli occhi, anche solo attraverso una fotografia o una testimonianza, e lasciarci toccare da quel senso profondo di giustizia e responsabilità che li ha mossi fino all’ultimo respiro. Saranno presenti figure istituzionali importanti, come il Prefetto di Potenza Michele Campanaro, il Questore Giuseppe Ferrari con gli agenti della Polizia di Stato, e la Procuratrice per i Minorenni Anna Gloria Piccinni, a testimoniare che la lotta alla mafia è un dovere condiviso, da portare avanti fianco a fianco.
Ma il cuore pulsante di questa giornata sarà proprio il Presidio Legalità, contenitore di memoria e di impegno dal 9 giugno del 2022. Non è solo un luogo, è un simbolo. È la casa di chi crede che la memoria non sia solo un esercizio del ricordo, ma un atto politico, quotidiano, collettivo. È lo spazio dove le storie trovano voce, dove si costruisce un’educazione al coraggio, dove le nuove generazioni imparano che scegliere da che parte stare è possibile, e necessario.
Per tutta la giornata, il Presidio sarà aperto a scuole, cittadini, curiosi, viandanti, anime in cerca di senso. Perché dentro quelle mura si raccontano le vite di uomini, donne e anche “picciriddi” che, pur morendo, hanno insegnato a vivere con dignità, a non voltare lo sguardo, a credere che la giustizia non è un’utopia, ma un cammino da fare insieme.
Questo non è solo un evento commemorativo. È un richiamo. Un invito aperto a tutta la comunità a ritrovarsi, a scegliere l’impegno, a trasformare il dolore in speranza. Perché, davvero, la memoria non muore mai. E se resta viva in noi, può continuare a cambiare il mondo.