Potenza, Romaniello e Rizzi: raccontiamo un’avventura

Il consigliere del Gruppo misto ed il collaboratore in viaggio per Potenza con i mezzi pubblici: "Sarebbe molto interessante ripercorrere questa avventura con il Primo cittadino e l’Assessore al ramo al fine di ascoltare insieme i commenti dei cittadini"

&ldquo;La giornata soleggiata e le temperature quasi estive ci hanno indotto ad uscire dalle stanze del Gruppo consiliare per condurci in un&rsquo; avventura dagli esiti fino a quel momento sconosciuti&rdquo;. E&rsquo; quanto riferito dagli esponenti di Art.Uno &ndash; Mdp, Giannino Romaniello e Roberto Rizzi, che continuano: &ldquo;decidiamo di girare la citt&agrave; in autobus e una volta usciti dal Palazzo del Consiglio regionale, alle ore 10.00, ci rechiamo in tabaccheria per acquistare dei biglietti dell&rsquo;autobus. Prima sorpresa, biglietti a corse singole non vengono venduti, ed acquistiamo il biglietto da 5 corse a 5 euro, ci rechiamo in Via del Gallitello ed &egrave; l&igrave; che inizia il nostro viaggio&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Siamo fortunati e subito passa un autobus (ore 10.11) e da veri temerari senza pensarci due volte saliamo su, chiediamo all&rsquo;autista dove ci condurr&agrave; e lui garbatamente ci indica come destinazione il Campus universitario di Macchia Romana, ma subito arriva la seconda sorpresa, il biglietto a 5 corse pu&ograve; essere usato solo per un passeggero in quanto ogni corsa ha valenza di 90 minuti, di conseguenza il collaboratore Rizzi &egrave; costretto a viaggiare clandestinamente, ma con l&rsquo;assenso dell&rsquo;autista che comprende le ragioni oggettive della non volont&agrave; di viaggiare gratis e ci rassicura dicendoci che non vi &egrave; alcun problema. Il viaggio prosegue piacevolmente e il sole battente ci regala una &lsquo;lampada abbronzante gratuita&rsquo;, arrivati a destinazione cerchiamo subito un posto dove acquistare il biglietto per uscire dal limbo della clandestinit&agrave;, ma pur mostrando tanta buona volont&agrave; non riusciamo nell&rsquo;impresa in quanto la copisteria adiacente il Campus non vende biglietti, il bar li vicino nemmeno e a quel punto non ci resta che provare al bar del Campus, ma anche l&igrave; niente biglietti e dobbiamo accontentarci di un buon caff&egrave;. Caff&egrave;, sigaretta per Rizzi e sigaro per il sottoscritto &ndash; dice Romaniello – in coerenza con una tradizione di sinistra, ci incamminiamo a piedi per la salita del Campus fino a raggiungere Via Cavour, l&igrave; si riprende la ricerca del biglietto e questa volta gli esiti sono positivi, il tabacchino Foscolo ne &egrave; fornito, ma attenzione anche qui corse singole non ne vendono e per la seconda volta siamo costretti ad acquistare un biglietto da 5 corse. Il collaboratore Rizzi esce dal tabacchino soddisfatto, ha il suo biglietto, finalmente &egrave; un viaggiatore regolare, ma sbuffa un po&rsquo; per il fatto di aver dovuto spendere 5 euro quando, invece, sperava di cavarsela con una corsa singola. Ci fermiamo alla fermata di Via Cavour, e per ammazzare il tempo, come due viaggiatori casuali scattiamo dei selfi che poi invieremo ai nostri amici. Arriva il numero 2, saliamo sull&rsquo;autobus e ci dirigiamo verso la macchinetta obliteratrice per obliterare, appunto, il biglietto appena acquistato, ma ecco che arriva un&rsquo;altra sorpresa: la macchinetta &egrave; rotta e, quindi, si viaggia gratis. Arriviamo a XVIII Agosto e decidiamo di prenderci una piccola pausa, saliamo in Piazza Prefettura dove incontriamo un caro amico, il tempo di un caff&egrave; e subito ci rimettiamo in viaggio. Una volta tornati a XVIII Agosto chiediamo ad alcuni cittadini indicazioni per prendere un autobus che ci riporti a Via Verrastro, e alcuni ci indicano come soluzione il numero 5, aspettiamo allora alla fermata priva ovviamente di indicazioni segnaletiche su corse e orari e speranzosi attendiamo. Dopo circa 18 minuti di attesa (ore 11.53) arriva il pollicino numero 5. Saliamo e tentiamo di obliterare entrambi i biglietti, ma anche qui non &egrave; possibile, anche la macchinetta di quest&rsquo;autobus &egrave; rotta. L&rsquo;autobus prosegue e alcuni pensionati viaggiatori non risparmiano con l&rsquo;autista delle critiche al Sindaco e all&rsquo;Assessore ai trasporti per i ritardi e disagi vari del servizio pubblico, attraversiamo Viale Marconi, Viale Dante, passiamo per il ponte Musumeci, ci dirigiamo verso la zona industriale e, una volta passati per il sottopasso di Rossellino, l&rsquo;autista capisce che c&rsquo;&egrave; qualche cosa che non va e ci chiede dove siamo diretti. Comunicata la nostra destinazione ci risponde che abbiamo sbagliato fermata e che questo errore, ovviamente non causato da noi (assenza totale di indicazioni sulle tabelle di nuova generazione tecnologica, peccato per&ograve; che non siano funzionati) ci coster&agrave; circa un&rsquo;ora di ritardo sulla nostra tabella di marcia. Ripercorriamo a ritroso il viaggio e arrivati a Corso Garibaldi l&rsquo;autista, sempre gentilmente, ci indica la fermata dove avremmo dovuto prendere l&rsquo;autobus, cio&egrave; dal lato opposto a quello che ci era stato indicato. Il viaggio continua e ogni tanto qualche pensionato a sale, tentano anche loro di obliterare ma non &egrave; possibile e qualche signora esclama &#39;ah giusto le macchinette qui non funzionano mai&#39;. Ore 12.41 arriviamo finalmente a destinazione, divertiti di questa avventura e contenti di aver incontrato cittadini e ascoltato i loro disagi&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Soddisfatti s&igrave; &ndash; sottolineano Romaniello e Rizzi – ma anche preoccupati per tutti quei cittadini, soprattutto quelli occasionali, che per prendere un autobus sono costretti ad una vera e propria avventura. Sarebbe molto interessante ripercorrere questa avventura con il Primo cittadino e l&rsquo;Assessore al ramo, anche al fine di ascoltare insieme i commenti dei cittadini che utilizzano il servizio pubblico&rdquo;.<br />

    Condividi l'articolo su: