“Difendere la razza podolica significa difendere la nostra storia, i nostri paesaggi, il nostro futuro”. Con queste parole l’assessore regionale alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Carmine Cicala, è intervenuto oggi alla XIX edizione della Mostra Nazionale dei Bovini di Razza Podolica, ospitata nella splendida cornice del Lago Sirino.
Un evento che, come sottolineato dall’assessore, non è soltanto una vetrina zootecnica, ma un messaggio forte di fiducia nel futuro dell’agricoltura lucana. Un’occasione di riflessione su un modello di allevamento sostenibile, identitario e resiliente, che merita di essere valorizzato.
La razza podolica, simbolo dell’allevamento estensivo meridionale, è un patrimonio genetico, culturale e produttivo che resiste nel tempo grazie all’impegno quotidiano di centinaia di allevatori lucani. “Grazie al pascolo – ha aggiunto Cicala – questi animali garantiscono prodotti di eccellenza, come il caciocavallo e la carne podolica, e svolgono un ruolo ambientale insostituibile nella manutenzione del territorio, nella prevenzione del dissesto idrogeologico e nella conservazione della biodiversità”.
Nel suo intervento, l’assessore ha illustrato l’azione decisa della Regione Basilicata a sostegno di questo comparto. La conservazione della razza podolica viene supportata da bandi specifici nell’ambito dello sviluppo rurale, con particolare attenzione alla valorizzazione dei “pastori presidi del territorio”, oltre 500 dei quali risultano già iscritti al Registro istituito alla fine del 2023. Allo stesso tempo, si promuove il ricambio generazionale nelle aziende zootecniche, favorendo l’insediamento dei giovani e investendo nella formazione tecnica. Le produzioni legate all’allevamento estensivo vengono sostenute anche attraverso politiche di certificazione della qualità e strumenti di promozione turistica. Non mancano, infine, interventi per integrare il ruolo degli allevatori nella tutela paesaggistica, in collaborazione con i parchi e le aree protette, e per garantire un’assistenza tecnica costante alle aziende operanti nelle aree montane più difficili.
L’Assessore ha inoltre evidenziato come il 2026, proclamato dalle Nazioni Unite “Anno Internazionale dei Pascoli e della Pastorizia”, rappresenti per la Basilicata un’occasione storica per valorizzare e rilanciare le filiere pastorali e zootecniche. «Abbiamo l’opportunità – ha dichiarato – di dimostrare che i nostri allevatori sono protagonisti di un’economia sostenibile, di una cultura millenaria e di un presidio del territorio che va difeso con orgoglio, anche a livello internazionale».
Cicala ha infine voluto collegare l’iniziativa lucana al più ampio quadro nazionale, accogliendo con favore il piano ColtivaItalia annunciato ieri dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. «Si tratta di un intervento strategico da un miliardo di euro – ha affermato – che rappresenta un nuovo slancio per tutto il comparto agricolo italiano. I 300 milioni destinati al sostegno degli allevatori sono una risposta concreta alle difficoltà di chi lavora ogni giorno per garantire qualità, sicurezza alimentare e presidio del territorio».
Nel concludere il suo intervento, l’Assessore ha espresso un ringraziamento speciale all’ARA Basilicata per l’organizzazione della Mostra, agli allevatori e a tutti i soggetti coinvolti, ribadendo l’impegno costante dell’amministrazione regionale: «La Basilicata non lascerà soli i suoi allevatori. Continueremo a lavorare fianco a fianco con loro, perché difendere gli allevatori significa difendere la nostra identità più autentica».