Il consigliere della Lega: “Stiamo lavorando per ridare un senso ed una dignità all’ospedale San Francesco di Venosa che assumerà un ruolo strategico nel nuovo piano sanitario e nella medicina territoriale”
“Premetto che non è mia intenzione replicare al consigliere 'stellato' Leggieri sul POD di Venosa perché sono già stato abbastanza chiaro nel mio intervento in consiglio regionale mentre lui ha impiegato 3 giorni per farsi scrivere una nota vuota di contenuti che non fa altro che confermare quanto io abbia già detto. Con ciò il M5S sostiene che avrebbe tenuto chiuso il POD di Venosa durante la pandemia Covid e lasciato morire per strada i malcapitati e che ora si stanno battendo per ri-confermare in loco il 'poliambulatorio' noi in Regione, invece, stiamo lavorando per ridare un senso ed una dignità all’ospedale San Francesco di Venosa che assumerà un ruolo strategico nel nuovo piano sanitario e nella medicina territoriale. Motivo per cui è giusto evidenziare come Leggieri ed il M5S invece, con la loro incompetenza, vorrebbero condannare il nosocomio venosino a mero poliambulatorio facendo chiudere anche il punto di primo soccorso. Ribadiamo che la scelta del reparto Covid durante la pandemia ha salvato vite umane, non chiacchiere a 5 stelle: ad oggi si contano circa 450 ricoverati che hanno decongestionato il San Carlo di PZ dove i pazienti più gravi hanno potuto trovare il posto letto libero e salvarsi la vita”.
Così il consigliere regionale della Lega, Massimo Zullino che aggiunge: “Il reparto Covid a Venosa ha consentito anche l’assunzione di circa 40 unità di personale sanitario, i quali hanno preso casa a Venosa, fatto acquisti su Venosa ed hanno favorito anche commercianti ed artigiani attivando il ciclo virtuoso dell’economia circolante nel paese. Non da meno dando la possibilità a Venosa di impiegare le nuove assunzioni degli operatori sanitari, a pandemia terminata, nel potenziamento dei servizi offerti dall’ospedale stesso. Quindi è bene far notare che il M5S è stato una sciagura capitata ai cittadini, artigiani e commercianti di Venosa. In questa loro finta azione a favore dell’ospedale emerge una sacro santa verità come dice lo stesso Lomuti in Senato: la sanità regionale è una competenza della Regione non del Comune e neppure del Parlamento. Ecco allora come si vuole prendere in giro il popolo venosino! Fanno credere loro che si stanno occupando di una materia che non gli compete per nascondere la cattiva e fallimentare gestione della Città oraziana. Perché hanno chiuso l’asilo nido? Perché hanno chiuso il macello comunale? Perché hanno fatto perdere un finanziamento di oltre 300 mila euro per il progetto della palagol? Era proprio necessario ampliare la gestione dei rifiuti a ridosso di un eccellente laboratorio analisi senza valutare l’inopportunità e le eventuali conseguenze dei requisiti igienico sanitario delle strutture coinvolte con possibile esposizione del Comune di Venosa a contenzioso? Cosa hanno fatto per diminuire la Tari ai cittadini di Venosa? Quali strategici progetti di sviluppo hanno candidato per la Città? Quali iniziative a favore degli artigiani e commercianti sono state prese per Venosa? Vogliamo parlare poi della questione parcheggi a pagamento del centro storico? Queste sono solo alcune delle domande a cui il Sindaco di Venosa ed il M5S dovrebbero dare risposte. Non possono occuparsi furbescamente di una materia che non gli compete per nascondere le loro nefandezze locali. Forse pensano che i cittadini di Venosa sono degli ingenui? In Regione c’è chi si occuperà della sanità e finché potrò dire la mia lo farò a tutela ed a salvaguardia di tutti i territori”.
“Un’altra grande falsità – dice – va categoricamente smentita. Mi rivolgo ai cittadini di Venosa dicendo loro che il sottoscritto non è stato mai invitato al famoso consiglio comunale aperto in piazza Orazio. Non mi sarei sottratto per nessuna ragione. Anzi a dimostrazione di quanto dico, ricordo a tutti che nel precedente consiglio comunale aperto tenutosi presso il liceo classico a Venosa, non solo sono stato presente, ma ho fatto il mio intervento e vi era anche l’assessore regionale alla Sanità oltre al Direttore Generale e Sanitario della ASP. La verità purtroppo è un’altra. Volutamente non si è invitato Zullino perché altrimenti non si sarebbero potute dire tutte quelle cattiverie e calunnie personali che nulla hanno a che vedere con la politica. Trasformare un consiglio comunale in uno sfogatoio di calunniatori e rancorosi personaggi è stata la più vergognosa e triste pagine della politica venosina che il Sindaco potesse autorizzare. Se il M5S avesse voluto davvero fare un consiglio comunale aperto per discutere dell’ospedale di Venosa, la correttezza istituzionale e le buone regole politiche avrebbero implicato un invito formale e ufficiale in Regione per concordare un vero dibattito serio e costruttivo al fine di arrivare ad una comune e condivisa azione propositiva che il territorio necessita. Ma questo non era il loro intento. D’altronde cosa ci dovremmo aspettare da chi dichiara no tap, si tap, no tav, si tav, mai con il partito di Bibbiano, si con il partito di Bibbiano”.
“Ad honor del vero, però – conclude – devo dare atto al M5S che una cosa buona l’hanno fatta in questi giorni. Su Palazzo San Gervasio sostengono il candidato Sindaco oggettivamente migliore che la comunità palazzese potesse mettere in campo Mario Saluzzi. Persona di grande livello umano e culturale, già pluridecorato prima Cavaliere poi Ufficiale al merito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; assegnatario del premio all’impegno sociale Levatino/Saetta in Puglia; serio e competente Conservatore della Pinateca C. D’Errico che ha portato gratuitamente le sue opere in tutto un mondo. Palazzo S. G. a guida Saluzzi si gioca una importante possibilità di ruolo centrale nello sviluppo culturale e di tutto il territorio grazie alla capacità di Mario di saper tessere corretti rapporti istituzionali e sovracomunali con tutti i partiti ed enti con progetti seri e concreti oltre che relazioni interpersonali di caratura internazionale. Caro Leggieri, questo è Massimo Zullino, capace di riconoscere in altri le giuste qualità anche quando a sostenerle ci siete pure voi”.