"Play the Games", Castelluccio: sport per inclusione sociale

Per il consigliere regionale di Forza Italia e Vice presidente del Consiglio la manifestazione è: “L’occasione per interrogarsi su cosa fare di più e meglio a favore delle persone diversamente abili”

&ldquo;La manifestazione &ldquo;Play the Games&rdquo; organizzata da Special Olympics in questi giorni tra Bernalda, Metaponto, Pisticci, Marconia e Policoro – oltre 400 atleti con disabilit&agrave; intellettiva che proverranno da ogni parte d&rsquo;Italia e parteciperanno a gare di atletica leggera, bocce, calcio, equitazione, nuoto e pallacanestro – deve diventare l&rsquo;occasione perch&eacute; le istituzioni si interroghino su cosa fare di pi&ugrave; e meglio per favorire pratica sportiva e opportunit&agrave; di socializzazione a favore dei diversamente abili&rdquo;. E&rsquo; quanto sostiene il vice presidente del Consiglio regionale Paolo Castelluccio, sottolineando che &ldquo;&egrave; un impegno ancora pi&ugrave; solenne in vista delle Paralimpiadi di settembre a Rio De Janeiro che seguiranno le Olimpiadi&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In questo campo in Basilicata &ndash; aggiunge Castelluccio &ndash; non partiamo da zero. Vorrei ricordare l&rsquo;iniziativa &lsquo;Sottosopra&rsquo;, organizzata solo qualche giorno fa a Policoro dall&#39;Anpis (Associazione nazionale polisportive dilettantistiche per l&#39;integrazione sociale) in collaborazione con il Comune di Policoro, la Cia e altri soggetti sociali e del volontariato. Sempre sul lido di Policoro presso il Circolo Velico Lucano si ripetono manifestazioni ed iniziative di accoglienza di giovani disabili come avviene ad opera dei Padri Trinitari a&nbsp; Venosa e Bernalda. Lo sport &ndash; evidenzia Castelluccio &ndash; &egrave; un elemento importante di riabilitazione e inclusione sociale e, pertanto, c&rsquo;&egrave; bisogno di intensificare ogni attivit&agrave; per incrementare il numero di fruitori e contestualmente diffondere la conoscenza sulla disabilit&agrave; intellettiva ed educare i pi&ugrave; giovani alla comprensione e alla valorizzazione della diversit&agrave; in ogni sua pi&ugrave; ampia espressione&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Si sa che lo sport, in generale &ndash; afferma Castelluccio – favorisce l&rsquo;integrazione sociale, in quanto quest&rsquo;ultima &egrave; il risultato di un corretto sviluppo della propria identit&agrave; e della propria autostima. Pertanto &ndash; conclude il Vice presidente del Consiglio regionale – il livello d&rsquo;integrazione delle persone disabili pu&ograve; essere notato anche attraverso il grado di partecipazione attiva alla vita sociale. Per rimodernare vecchie strutture sportive e costruirne di nuove, fondamentale, se non centrale, diventa il ruolo giocato nel dibattito dalle Istituzioni e dalla loro cooperazione e coordinamento con le associazioni facenti capo alla realt&agrave; del Terzo Settore&rdquo;.<br />

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