‘’I governi dell’Eurozona hanno tenuto fede agli impegni per mettere sotto controllo nel breve periodo le oscillazioni del mercato dei titoli pubblici che minacciano la stabilità della moneta unica, ma non sara’ possibile mettere in sicurezza l’euro e recuperare posti di lavoro e reddito di imprese e famiglie fin quando non si finanzieranno con politiche espansive piani di sviluppo dell’economia reale’’. Ad affermarlo in una nota e’ il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella. ‘’Le misure confermate ieri dai ministri delle finanze dell’Eurozona sono sicuramente positive, ma fino a che si affrontera’ la crisi solo sul piano del risanamento finanziario, spingendo i paesi in difficoltà a tappare i buchi di bilancio con l’aumento dell’imposizione fiscale e tagliando indiscriminatamente la spesa pubblica, continueremo ad avvitarci lungo una spirale al ribasso del Pil che ci portera’ miseria e tensioni sociali e politiche facilmente prevedibili ‘’ sottolinea Pittella. ‘’Ci aspettiamo che anche la parte dell’accordo raggiunto il 29 giugno che riguarda gli investimenti nella programmazione economica europea fissata nella strategia 2020 sia subito rispettata e potenziata – prosegue l’europarlamentare del Pd – gli indicatori dell’economia di gran parte dei paesi europei sono ormai in profondo rosso, l’Unione europea deve smettere semplicemente di amministrare gli effetti della crisi sui bilanci statali e delle banche e cominci finalmente a governarla, mettendo a disposizione le risorse necessarie per la ripresa’’.
bas 06